Natale romano amaro, il 52% delle imprese della capitale “paga” la guerra

Dopo il Covid, le aziende romane affrontano di nuovo un drastico cambiamento dello scenario del mercato a causa di quanto accade in Ucraina

Per un’impresa romana su due (52,8%) le prospettive economiche sul 2022 sono peggiorate rispetto a inizio anno e per contrastare il caro-energia il 14,2% delle imprese ha incrementato l’uso delle fonti rinnovabili. Sono alcuni dei risultati di un nuovo report della Camera di Commercio di Roma sulla stato dell’economia della capitale. “Dopo il Covid, le imprese romane si trovano, nuovamente, ad affrontare un drastico cambiamento dello scenario di mercato. La causa è questa volta da ricercarsi nella vera e propria impennata dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime – afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – ulteriormente accentuatasi dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Una situazione che deve essere monitorata con la massima attenzione e che chiama le Istituzioni ad un’azione di sostegno del tessuto imprenditoriale e sociale della città“.

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Turisti in calo e attività in difficoltà, a Roma è allarme (Getty Images)

Secondo il report il 52,8% delle imprese intervistate rileva infatti un “peggioramento delle prospettive rispetto a inizio anno” e il 46,2% teme che nel 2022 possa esserci una riduzione del fatturato rispetto al 2021. Ne risentono le scelte di investimento, che il 53,8% di imprese dichiara di non aver intenzione di effettuare nel 2022, e le dinamiche dell’occupazione, con due terzi delle aziende che non intendono aumentare il numero di lavoratori nel corso dell’anno.

 

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Partiti in pressing su Draghi per lo scostamento di bilancio © Ansa

L’indagine mostra come l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime (segnalati da oltre il 50% delle aziende) si accompagni per il 46% degli intervistati alle preoccupazioni per i livelli di domanda che ancora non hanno recuperato i livelli pre-covid. Agli attuali prezzi, il 36% delle imprese ritiene necessaria una riduzione dei consumi energetici, mentre il 65% degli intervistati afferma che solo un intervento governativo possa contrastare gli effetti del caro energia. Per quanto riguarda il fatturato del primo trimestre 2022 quasi un quinto delle imprese romane (il 19,3%) ha registrato un aumento, è invece pari al 42,6% la quota di imprese che già nel primo trimestre 2022 ha subito una perdita.

Rispetto alle aspettative di inizio 2022, il 52,8% delle imprese rileva come le prospettive siano peggiorate dopo l’avvio del conflitto in Ucraina. Il principale ostacolo per le imprese allo stato e’ l’aumento dei prezzi delle materie prime dei beni energetici o non energetici (80%). Il 16,2% delle imprese dichiara di aver dovuto già ridurre la produzione a causa dei costi dell’energia e il 33% di reggere non oltre l’estate. Per contrastare il caro energia, il 14,2% delle imprese ha incrementato l’uso delle energie rinnovabili, mentre il 37% ha ridotto i consumi

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