Ai microfoni di notizie.com, lo speaker radiofonico Marione Corsi ha parlato delle possibilità di qualificazione in Champions League della Roma.
La storica voce di Centro Suono Sport nonché alfiere della romanità, Marione Corsi, ha commentato le possibilità della Roma di qualificarsi in Champions League. Ma non solo: Marione ha anche parlato della stagione di Abraham, dell’operato di Mourinho e dei quattro giocatori dai quali la Roma deve ripartire. Di seguito, l’intervista completa.
Le ambizioni Champions della Roma sono legittime?
Finché c’è il campionato, sono legittimissime. Perché fermarsi? Uno ci prova. Le ambizioni sono ultra-legittime, anche perché la Juve non mi sembra un granché, in questo momento. Poi, come va va, però bisogna provarci per forza in questo momento.
Dunque, considerato il difficile calendario, la Roma può comunque auspicare ad un posto in Champions?
Beh, il calendario… abbiamo il Napoli oggi, poi c’è ancora Bologna, Fiorentina… ma al di là delle squadre da incontrare, tutte le partite sono difficili in questo campionato. Mi sono accorto di questo. Per tutti: per le prime, per le seconde, per le ultime. Però la Roma ci deve provare. Sennò, è inutile che scendono in campo. Bisogna provarci. Abbiamo il 30% di possibilità di riuscita. Secondo me, al 30% ce la possono fare.
Un commento sul rendimento di Abraham?
Abraham sta avendo un rendimento eccellente, eccezionale. Per un inglese che viene in Italia, alla Roma, per la prima volta e gioca in questo campionato… io non pensavo mai, devo dire la verità. Pensavo: “Questo se fa 6/7 gol siamo tutti felici”. E invece la verità è un’altra, è stato bravissimo.
Quindi la Roma deve ripartire da lui per la prossima stagione?
Secondo me i due che devono ripartire per forza nella Roma sono Zaniolo e Abraham. Anzi, anche Pellegrini e Smalling. Loro quattro. Degli altri ne possono anche fare a meno. Ma se non ci sono questi quattro è finita.
Che ne pensa dell’operato di Mourinho?
Mourinho è un grande, che vuoi che ti dica? Poi, con questa squadra, se vince anche la Conference… Secondo me è un grande motivatore, ma di tutto. Del popolo, dei giocatori, di tutti quanti.
