San Pietroburgo, nuova forma di protesta contro la guerra

Nel corso della guerra tra Russia ed Ucraina non mancano azioni di solidarietà da parte di tutto il mondo: intanto a San Pietroburgo ha preso piede una nuova iniziativa.

Continuano i conflitti e la sofferenza. La guerra tra Russia ed Ucraina sta andando ormai avanti da diversi giorni e non sembra destinata a cessare nell’immediato, creando così fiumi di morti e sofferenza. Tanti i coinvolti, tra cui anziani, donne e bambini, coloro che avrebbero senza dubbio bisogno di una protezione maggiore. Fanno il giro del mondo immagini strazianti che colpiscono anche a distanza, tanto da smuovere numerose persone a fare qualcosa in sostegno delle popolazioni colpite.

No War iniziativa San Pietroburgo
No war (LaPresse)

Molte quindi le azioni solidali organizzate per aiutare quanto più possibile i bisognosi, gesti che arrivano da ogni Paese, da adulti e bambini indistintamente. Chiunque dà una mano come può, inviando cibi, vestiti, giocattoli, indumenti o magari donazioni. A San Pietroburgo, proprio in questi giorni, ha preso vita una nuova forma di protesta contro la guerra in Ucraina.

San Pietroburgo, l’iniziativa no-war

Una nuova idea per sensibilizzare alla pace viene dalla città portuale russa. Un invito quindi alla fine dello strazio, che arriva in una maniera diversa dal solito proprio da San Pietroburgo. Come si evince da alcuni scatti apparsi su Facebook, non parliamo di una comune iniziativa, bensì della realizzazione di figurine che tengono in mano cartelli o bandiere che invitano alla pace. Questi piccoli “pupazzi”, costruiti in diversi materiali, vengono poi distribuiti ovunque nella città: per strada, sugli alberi, tra i sassi, nei supermercati. In mano portano un messaggio chiaro: “No war“.

L’iniziativa consiste nel distribuirli nei posti più disparati e poi fotografarli per inviarli alla pagina Instagram “malenkiy_piket” (piccola protesta), che pubblicherà tutti gli scatti con annessi hashtag al fine di rendere virali le foto e far fare loro il giro del mondo in segno, appunto, di “piccola protesta“. La proposta è stata già accolta da numerose persone: un modo sicuramente diverso per cercare di mostrare vicinanza a chi in questo momento si trova, ingiustamente, nel bel mezzo dei conflitti tra Russia ed Ucraina.

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