Prende sempre più piede l’ipotesi di un incontro tra Putin e Zelensky per mettere fine alla guerra in Ucraina. Ma prima Mosca vuole il rispetto di alcune condizioni: “Il colloquio potrà avvenire solamente dopo un documento scritto dalle due delegazioni”.
Un incontro tra Putin e Zelensky per mettere fine definitivamente alla guerra. E’ questa l’ipotesi che sta prendendo sempre più piede in queste ultime ore e bisogna dire che da parte di Mosca c’è stata una apertura al vertice tra i due leader.
Dal Cremlino, però, fanno sapere che prima di questo colloquio “è necessario che venga prodotto un documento dalle due delegazioni. Non un insieme di idee, ma un vero e proprio rapporto scritto. Solo dopo potrà avvenire l’incontro tra Putin e Zelensky“.
Insomma, da parte di Mosca sono chiare le condizioni per entrare forse nella parte finale di questi negoziati. Ora resta da capire se Kiev accetterà quanto richiesto dalla Russia oppure continuerà sulla strada intrapresa negli ultimi giorni anche se, come vediamo, non sta facilitando l’accordo di pace tra i due Paesi.
Guerra in Ucraina, la posizione di Mosca non cambia
Nonostante l’apertura del Cremlino, l’accordo tra Ucraina e Russia resta davvero molto lontano. Secondo quanto riferito da Il Messaggero che cita il capo della delegazione negoziale di Mosca, il Cremlino ribadisce che vuole l’annessione della Crimea e del Donbass per finire questa guerra.
Al momento, però, da parte di Kiev non c’è stata nessuna apertura sui due territori e per questo motivo il cessate il fuoco non sembra essere imminente. Vedremo se nei negoziati in programma nei prossimi giorni si arriverà ad una svolta oppure si andrà avanti almeno per il mese di aprile.
Come confermato da Gabriele Natalizia, coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, ai nostri microfoni, Putin potrebbe decidere di terminare la guerra poco prima del 9 maggio, giorno non casuale visto che coincide con l’anniversario della liberazione della Russia dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
