Caro bollette: anche Confindustria lancia l’allarme

Allarme di Confindustria sul caro bollette. Ecco il report del Centro studi della confederazione degli industriali italiani.

L’allarme sul caro bollette è stato lanciato anche da Confindustria. Come scritto da La Verità in un articolo a firma di Daniele Capezzone, l’associazione degli industriali ha definito “insostenibile” l’aumento registrato negli ultimi mesi di gas ed energia elettrica.

Carlo Bonomi
Confindustria lancia l’allarme sul caro bollette: le ultime © Ansa

In particolare, si legge nell’articolo a firma di Daniele Capezzone, il Centro Studi di  Confindustria ha ipotizzato “una crescita della bolletta dell’energia intorno i 5,7 miliardi su base mensile, ovvero un incremento di circa 68 miliardi all’anno“. Numeri, quindi, molto alti e non assolutamente semplice da gestire.

Un aumento che, sempre secondo Confindustria, non è più sostenibile per le imprese. “Per questo motivo – si legge nel report del Centro Studi – molte aziende stanno riducendo o fermando la produzione, o prevedono di farlo nei prossimi mesi“.

Dalla Cgia di Mestre a Confindustria: il caro bollette spaventa tutti

Bollette
Diversi gli allarmi lanciati sul caro bollette © Ansa

L’allarme di Confindustria si aggiunge a quello lanciato nella giornata di sabato 2 aprile 2022 nel consueto report settimanale dalla Cgia di Mestre. L’associazione degli artigiani, come riferito da TgCom24, ha confermato che gli italiani sono sempre più indebitate e questo fa aumentare il rischio di usura.

Nel documento del Centro Studi della Cgia è precisato come al 31 dicembre 2021 il debito delle famiglie italiane complessivamente ammontava a oltre 574 miliardi, con un aumento di quasi 22 miliardi rispetto ad un anno prima. La situazione, però, è in continuo peggioramento e per questo motivo è alto il rischio di avere dei numeri più alti in questo 2022.

La situazione, anche se ancora non drammatica, spaventa molto la Cgia e per questo motivo l’invito al Governo è quello di intervenire il prima possibile con massicce dosi di liquidità. Si tratta di un passaggio fondamentale se si vuole aiutare cittadini ed imprese e, soprattutto, evitare che molte aziende cadano nelle mani degli usurai. Vedremo se questo appello sarà accolto nelle prossime settimane dalla maggioranza guidata dal premier Draghi oppure l’esecutivo deciderà di proseguire per la strada intrapresa in queste ultime settimane.

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