Guerra in Ucraina: il duro attacco del presidente Mattarella alla Russia

Il presidente Mattarella durante il suo discorso all’Università di Trieste ha lanciato un duro attacco alla Russia e chiesto di cessare immediatamente il fuoco.

Il nuovo appello a Russia e Ucraina del presidente Mattarella arriva durante il suo discorso all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Trieste.

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella lancia un nuovo appello a Russia e Ucraina per un cessate il fuoco immediato © Ansa

Il Capo dello Stato nel suo intervento, riportato da Rai News, ha ricordato come in quell’ateneo ci sono “tanti studenti ucraini, a loro va il nostro pensiero particolarmente intenso: animo che la città di Trieste sente con analoga intensità per aver attraversato in passato altri momenti travagliati e difficili, ma che è riuscita a trasformazione in condivisione“.

Il destino di questa città è legato alla pace e all’integrazione – ha aggiunto il presidente Mattarella – e per questo rappresenta un esempio per il Vecchio Continente. Europa che è chiamata ad affrontare tre gravi emergenze: Covid, ripresa economica e conflitto in Ucraina. Una guerra di cui non comprendiamo la ragione, ma l’Italia sta rispondendo con dovuta solidarietà, con l’accoglienza dei profughi, con un sostegno concreto all’Ucraina“.

Mattarella: “Sanzioni contro la Russia necessarie”

Mattarella
Mattarella commenta le sanzioni decise dall’Italia contro la Russia © Ansa

Come scritto dall’Ansa, il presidente Mattarella in questo discorso si è soffermato anche sulla risposta dell’Italia alla guerra in Ucraina: “La pace è sempre doverosa e possibile. E per questo motivo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, ma anche misure economiche e finanziare che hanno come obiettivo quello di indebolire chi vuole imporre con la violenza delle armi una guerra e che non si fermerebbe senza ostacoli. L’obiettivo deve essere quello di fermare subito la Russia. Servono dialogo e trattative per arrivare al cessate il fuoco“.

Si sperava che l’emergenza sanitaria avesse fatto comprendere l’esigenza di cercare sempre il dialogo e la collaborazione – ha aggiunto il Capo dello Stato – invece abbiamo dovuto assistere al ritorno di aggressivi egoismi nazionali. Un passo indietro della storia e della civiltà che mai nessuno avrebbe immaginato e che, soprattutto, ci costringe ad assistere a vittime di ogni età, a città distrutte e ad un impoverimento dell’intero pianeta“.

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