Riccardo Cucchi in esclusiva a ‘Notizie.com’ sulla sconfitta dell’Italia contro la Macedonia: “La delusione è troppo grande. Mancini? Secondo me è un buon ct e deve restare”.
La redazione di Notizie.com ha contattato la storica voce radiofonica Riccardo Cucchi per commentare insieme a lui il nuovo flop calcistico dell’Italia.
“La delusione è troppo grande per tutti noi – ha detto Cucchi ai nostri microfoni – il calcio italiano ha vissuto altre epoche di crisi, ma forse questa è sicuramente la più acuta. Le conseguenze di questa sconfitta evidentemente si vedranno nei prossimi giorni anche perché c’è ancora la partita contro la Turchia da giocare“.
“Gli errori fatti in passato come i calci di rigore sbagliati contro la Svizzera hanno pesato molto – ha aggiunto parlando sempre della mancata qualificazione – ma contro la Macedonia è mancato quel furore agonistico che serviva. E si tratta di una situazione soprattutto legata ad una condizione che non era più quella degli Europei“.
Cucchi: “Mancini ha dimostrato di essere un buon ct”
Riccardo Cucchi si è soffermato anche sul futuro di Roberto Mancini: “Io credo che la Federazione confermerà il commissario tecnico. Poi la scelta spetterà a lui. Vedremo cosa vorrà fare. Sicuramente ha dimostrato di essere un buon ct“.
La storica voce radiofonica dell’Italia ha commentato anche tutte le voci sul possibile successore di Mancini: “Diciamo che si tratta solamente di ipotesi. Credo che sia molto difficile rivedere Conte e Cannavaro non ha ancora maturato un’esperienza profonda da allenatore. De Zerbi? In Italia purtroppo facciamo una grande fatica a dare fiducia ai giovani sia sul campo che in panchina. Credo che sarebbe ora di avere più coraggio anche perché ci sono molti allenatore giovani che stanno facendo molto bene“.
Ai nostri microfoni Cucchi ha parlato anche del botta e risposta tra Gravina e la Serie A dopo la sconfitta di Palermo: “La Nazionale purtroppo non è più centrale come ai tempi di Riva e Rivera. Questo è un tema che ormai ci portiamo avanti da molto tempo“.
