Il Veneto è in fiamme, bruciano i boschi: Zaia dichiara stato di crisi

In totale, sono stati almeno una decina gli incendi scoppiati ieri in diverse province della regione.

Il Veneto Brucia. Questa mattina, una nuvola di fumo è arrivata fino in pianura, a Conegliano, spingendosi verso Treviso e Villorba. Gli incendi sono divampati e le pianure sono andate in fiamme. Chiusa anche la statale 251 Val di Zoldo. Sul posto, i Canadair riforniti al lago di Santa Croce.

Gli incendi sono iniziati nella mattina di mercoledì 23 marzo e hanno interessato soprattutto Longaronese, comune in provincia di Belluno. I primi avvistamenti hanno rilevato la presenza di tre colonne a Becola, in zona Rio dei Frari sopra Fortogna. Con il passare del tempo e nonostante l’intervento dei Canadair della Protezione civile, la portata delle fiamme è aumentata in modo considerevole. Sul posto sopraggiunti vigili del fuoco. Nella serata, una coltre di fumo ha raggiunto anche le località di Agordino, Valbelluna e Belluno.

In totale, sono stati almeno una decina gli incendi scoppiati ieri in diverse province della regione. A causa del rogo è stata chiusa una stazione ferroviaria (Ponte delle Alpi) e sono state bloccate 3 linee dell’alta tensione per lo spegnimento in sicurezza.

“Personalmente e con tutte le strutture della Protezione Civile regionaleha detto il presidente del Veneto Luca Zaia stiamo monitorando da giorni la situazione, che riguarda più province del Veneto. Siamo già intervenuti tempestivamente in varie situazioni per assicurare il ritorno alla normalità. Stiamo inoltre tenendo sotto stretta osservazione la qualità dell’aria”. Con decreto 32 del 24 marzo 2022, Zaia ha dichiarato lo stato di crisi avente per “Incendi boschivi sovrastanti l’abitato di Fortogna e Igne-Soffranco in comunedi Longarone (BL)”. Su tutta la zona è stata intensificata l’attività di monitoraggio della qualità dell’aria.

 

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