ESCLUSIVA: Di Liddo (CeSI): “Ecco il vero obiettivo di Putin”

Cosa vuole ottenere Putin dalla guerra in Ucraina? Quanto durerà e che ruolo gioca l’Italia? L’analista militare ci spiega tutto 

Quanto durerà ancora il conflitto tra Ucraina e Russia? Fino a quando potrà resistere l’esercito ucraino di fronte all’attacco delle forze di Putin? Che ruolo gioca l’Europa e che ripercussioni ci saranno per l’Italia? Domande che tutti si pongono dall’inizio della guerra e alle quali ha provato a rispondere Marco di Liddo, senior analyst del Centro Studi Internazionali (CeSI).

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Marco Di Liddo, del CeSI, spiega cosa sta succedendo in Ucraina – notizie.com 20220315

Qual’è il vero obiettivo di Putin in questa guerra all’Ucraina?
“Il vero obiettivo di Putin è riscrivere l’equilibrio politico in Europa. Vuole riaffermare e codificare una sfera di influenza russa a livello internazionale. L’Ucraina è solo il primo passo per ottenere questo. Se noi come Europa riusciremo a trovare un accordo con lui, l’Ucraina rappresenterà la fine di questo progetto. Se non si troverà nessun accordo che lo soddisfi, potrebbe andare oltre. Lo ha detto in maniera esplicita. Putin potrebbe  andare a toccare altre nazioni europee. Penso alla Moldavia, o ad altri Paesi baltici. La sua partita è sulla nostra divisione politica. Giocare sulla nostra scelta finale, che ad oggi non è ancora chiara. Putin sa benissimo che l’Europa non entrerà mai in guerra con lui, a meno di incidenti clamorosi. Quindi sta solo aspettando che l’Ucraina ceda, per poi mettersi al tavolo con l’Europa.

Fino a quando è disposto ad attendere?
“E’ chiaro che si tratta di un gioco molto pesante e dispendioso. Gli costerà tantissimo. Sta rischiando molto, ma si è giocato il tutto per tutto. Si tratta di una gara di resistenza in cui il tempo è nemico per tutti e lui spera o è convinto, di poter durare più di noi”.

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Che ruolo gioca il tempo?
“Un ruolo indispensabile ed è contro tutti. Contro l’Ucraina che non potrà durare in eterno: i morti saranno tanti, le armi arriveranno sempre meno e la gente sarà più stanca. Con il massimo rispetto per un esercito che sta lottando alla grande, ma gli ucraini non sono gli afghani e ad un certo punto dovranno fermarsi. Ma il tempo gioca un brutto scherzo anche per l’Europa, che non è pronta ad affrontare una guerra, nè strategicamente, nè economicamente. Quindi prima ne usciamo e meglio è, ma il tempo è contro anche la Russia. Le loro forze armate non si sono dimostrate capaci di sostenere a lungo ciò che sta accadendo”.

Quando cadrà l’Ucraina, come si comporterà Putin?
“Come ho detto, cercherà di mirare verso i paesi che rientrano nell’influenza russa. L’Ucraina è un segnale. La guerra in Ucraina serve per ottenere concessioni in tutto lo spazio post sovietico. In questo modo sta lanciando segnali alla Georgia, alla Moldavia, al Kazakistan”.

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Il presidente russo Vladimir Putin – Ansa Foto –

Biden ipotizzava che le mire di Putin fossero rivolte a ricostruire la vecchia Urss.
Quelle sono solo etichette. Forme esteriori per la statualità. Vestiti che non cambiano il monaco, che resta sempre russo. Un giorno indossi il vestito dello Zar, un altro la divisa del commissario politico dell’Urss. Ma l’essenza non cambia”.

Esiste il rischio reale di una Guerra Mondiale?
“Assolutamente si. Non c’è progresso nei negoziati, i fattori di crisi si incancreniscono, mentre gli spiragli diplomatici, per quanto lentamente si aprono, sono ancora privi di contenuti sostanziali. Il rischio di un incidente che possa provocare i caos ci sono”.

Quali potrebbero essere gli impatti per l’Italia?
“Sicuramente a livello economico. Legati al rincaro dell’energia, all’approvvigionamento energetico, al caro carburante, al caro bollette, alla crescita delle materie prime. Ai prodotti delle industrie petrolchimiche. A livello economico siamo destinati a soffrire”.

Secondo lei come andrà finire e quando finirà il conflitto?
“Non riesco a fare previsioni. I fattori sono davvero troppi: riguardano aspetti umani che non sono misurabili. Sarà decisivo capire fino a quando resisterà l’Ucraina. Ma è impossibile immaginarlo”.

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