La redazione di ‘Notizie.com’ ha contattato Franco Cardini, docente ed esperto di geopolitica, per fare il punto con lui sulla guerra in Ucraina.
Sono passati ormai quindici giorni dalla decisione della Russia di invadere l’Ucraina. La redazione di Notizie.com ha contattato Franco Cardini, docente ed esperto di geopolitica, per fare il punto sulla situazione ed analizzare le prospettive future di questo conflitto.
“In questo momento l’obiettivo principale deve essere quello di raggiungere una tregua abbastanza lunga – ha detto Cardini ai nostri microfoni – e per farlo bisogna smettere di inasprire le sanzioni contro la Russia. Si tratta di misure al limite dell’autolesionismo visto che colpiscono anche l’Europa“.
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“Per arrivare alla tregua – ha aggiunto il docente ed esperto di geopolitica – bisogna portare Putin a capire che il cessate il fuoco è nel suo interesse. Per farlo si devono allentare le sanzioni. Altrimenti c’è il rischio di andare verso un conflitto. Le sanzioni sono il vero punto di non ritorno e gli europei e gli americani questo lo devono capire“.
Cardini: “Bisogna trattare sulle zone che Putin pretende di prendere”
Cardini ai nostri microfoni ha parlato anche del possibile compromesso tra Russia e Ucraina: “Bisogna trattare sulle zone che Putin vuole conquistare. Non c’è bisogno di consegnarli il Donbass e la Crimea, ma si può pensare ad una indipendenza, una sorta di stato cuscinetto. Certo c’è anche l’ostacolo politico Zelensky. E’ stato eletto a furor di popolo, ma ora mi chiedo quanti ucraini gli siano grati dopo quello che è successo“.
“Zelensky ha deciso di attaccante il Donbass perché convinto di avere le spalle coperte dalla Nato – ha aggiunto il docente ed esperto di geopolitica – ma ora ha capito che sia l’alleanza atlantica che l’Unione Europea non hanno intenzione di fare una guerra. Magari gli possono mandare le armi, ma è molto pericoloso“.
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“Proprio per questo bisogna arrivare ad una pace immediata e provvisoria – ha concluso Cardini – e per farlo si devono allentare le sanzioni“.
