ESCLUSIVA – Olga: “Rischiamo la morte, ma non saremo mai schiavi”

Il racconto di una donna che ha deciso di rimanere in Ucraina: “Lo so che rischiamo di morire, ma proteggiamo la nostra Terra”

“Da una settimana non riesco a dormire. Prego in continuazione e spero che le bombe non arrivino qui da noi”. Olga sta vivendo da una settimana un vero e proprio incubo. Con la sua famiglia ha deciso di rimanere a Leopoli, città ucraina che fortunatamente è stata toccata solo in parte dai bombardamenti. “Siamo vicini al confine polacco e da qualche giorno quì da noi sono arrivate tante persone che cercano di scappare dall’Ucraina per trovare rifugio in Polonia. Mi sembra un incubo. Qualcosa di assurdo”.

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La guerra in Ucraina raccontata da una donna – Ansa Foto –

Olga è nata e cresciuta a Leopoli. Ha vissuto e lavorato 17 anni in Italia, cercando di rimediare i soldi necessari per permettere alla sua famiglia di andare avanti. Si è divisa tra i lavori domestici, l’aiuto alle persone anziane e tanti altri piccoli servizi che le hanno permesso di farsi apprezzare in diverse famiglie. “Ricevo ogni giorno tanti messaggi e tante domande dall’Italia. Molti si informano, cercano di capire come vanno le cose, ma non è facile far capire quello che sta succedendo. L’angoscia che viviamo. La paura. Abbiamo visto la nostra terra occupata, bombardata. Sono venuti da noi per farci diventare schiavi. Hanno distrutto tante infrastrutture: ponti, strade, ospedali, ma il nostro popolo non cadrà mai in ginocchio. Lotterà sempre”. Olga ha scelto di rimanere in Ucraina, nonostante le tante richieste arrivate dall’Italia. “Ho due figlie. I loro mariti sono pronti a combattere per difendere la nostra Nazione. Loro non se la sono sentita di lasciarli soli e io sono rimasta con loro. Noi non vogliamo essere schiavi di nessuno. Ci sentiamo europei, nel cuore e nell’anima. Putin? Sono anni che preparava questo attacco. Si stanno comportando peggio dei nazisti”.

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Per Olga e la sua famiglia:Putin non si fermerà, ma noi non cadremo facilmente. Mi manca l’Italia. Mi mancano le persone che ho conosciuto. Ma ora è giusto che stia quì, con la mia famiglia. Chiedo a tutti gli italiani di pregare. Non solo per noi. Putin potrebbe non fermarsi e magari tra un pò potrebbe puntare altre nazioni“. La notte è il momento più duro. “Non dormo mai, prego affinchè non si sentano le bombe. Hanno provato a bombardare tanti villaggi vicini. Il primo giorno sono arrivati vicinissimi a noi. Per ora si sono concentrati soprattutto su tre zone dell’Ucraina. Da noi c’è un aeroporto che al momento ha resistito. Abbiamo tanta paura e soprattutto i miei generi sanno bene che da un momento all’altro devono tenersi pronti per la battaglia. Fino ad oggi non sono stati chiamati ad andare in altre zone, ma questo può succedere in ogni momento”. I giorni passano lenti. “Sappiamo cosa succede in guerra e sappiamo che prima o poi dovremmo morire. La storia è questa. Ma non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Viviamo un inferno quotidiano, ma l’Ucraina è grande e lotterà fino alla fine”.

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