Covid, via Green Pass: ora anche Conte segue Meloni e Salvini

Sul certificato verde, l’ex premier ora leader pentastellato segue la strada aperta da Salvini e Meloni.

L’emergenza Coronavirus sembra ormai volgere al termine. Il 31 marzo scade lo stato d’emergenza nel nostro Paese, in vigore dall’inizio della pandemia. I numeri sono in calo e le misure restrittive sono ormai ridotte quasi al minimo. Con l’arrivo della bella stagione, la sensazione è che l’Italia riesca finalmente ad intravedere la luce e iniziare la famosa fase di convivenza con il virus, fatta non di limiti, ma di attenzioni.

Il Covid non fa più paura, adesso, ma un nodo spinoso che attanaglia le menti dei politici a Palazzo Chigi resta ancora ed è il Green Pass. Il certificato vaccinale non sparirà il 31 marzo e dovrebbe rimanere in vigore ancora per qualche mese. Ma ha davvero senso? Ormai – sostiene chi spinge per una sua abolizione – chi voleva vaccinarsi l’ha già fatto. E chi no, non lo farà più. Dopo la Lega, capofila nel chiedere l’abolizione del pass, anche il Movimento 5 stelle si spacca, con un insolito Giuseppe Conte che chiede di cambiare verso.

Leggi anche: Guerra Ucraina, FIFA 22 si accoda: clamorosa decisione della EA Sports

Credo che alla luce dell’andamento della curva epidemiologica e del minore stress sulle strutture sanitarie il green pass sarebbe soggetto a revisione”, ha affermato l’ex premier Conte, ospite di “Non stop news” su Rtl 102.5. “Ho invitato il presidente Draghi e il ministro Speranza – ha aggiunto l’ex premier – ad un confronto quanto prima possibile per un piano di revisione di tutte le misure“. In sostanza, visto il significativo calo dei contagi, il certificato vaccinale non ha più significato ed è giusto che venga eliminato.

Sul certificato verde, l’ex premier ora leader pentastellato segue la strada aperta da Salvini e Meloni. Come fa notare Pietro Senaldi sulle pagine di Libero, “la mossa gli sarà costata in termini di orgoglio ma gli consente di smarcarsi dall’approccio subalterno a tutti di Luigi Di Maio e di tentare di ritrovare una via grillina al governo”. In altre parole: Giuseppe Conte alza la testa e prende posizione, anche a costo di smarcarsi dalla linea dei suoi.

Sul Green Pass, insomma, sembrano essere tutti d’accordo. E’ giunto il momento della sua fine, specie se si valuta che il calo e l’andamento dei numeri. Ad insistere resta solo il Comitato Tecnico scientifico, che vuole andarci cauto proponendo la fine dell’obbligo del certificato al 15 giugno. La posizione di Giuseppe Conte sul green pass, fanno notare dall’alto, potrebbe significare un volersi staccare da Letta e un voler mettere in difficoltà Di Maio. D’altro canto, mantenere il green pass ha anche un’altra motivazione: quella di spingere alla terza dose. Ma, ormai, la gente non ha più paura del Covid: da metà gennaio, le terze dosi sono in calo e chi ha la seconda in scadenza aspetta il 31 marzo nella speranza che il green pass sparisca. Sarà davvero così?

Impostazioni privacy