Garavaglia sul Turismo: “Bisogna accelerare. Basta con le restrizioni”

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha rilasciato una intervista al ‘Quotidiano Nazionale’. Ha parlato del suo settore che, dopo due anni di pandemia e di crisi, deve necessariamente ripartire. Si è soffermato anche sulle restrizioni

Intervista della 'Repubblica' a Massimo Garavaglia
Massimo Garavaglia (Ansa Foto)

Massimo Garavaglia chiede serietà e rispetto per il settore del Turismo che, in questi ultimi due anni, ha dovuto affrontare molti problemi. Ci ha tenuto a precisare che serve programmazione, specialmente per il periodo di Pasqua che si sta avvicinando. Non solo, anche per le imminenti vacanze estive. L’obiettivo è avere le stesse regole che hanno gli altri Paesi europei che hanno riaperto ed il Turismo sta procedendo alla grande. Le restrizioni che sono ancora in vigore nel nostro Paese, per il ministro, non hanno più senso e dovrebbero essere eliminati.

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Proprio come sta accadendo sia in Francia che in Spagna che hanno riaperto e stanno avendo un boom di prenotazioni. Non ancora nel nostro Paese anche se, per lo stesso ministro, è questione di poco. Un tema che ha già discusso al Consiglio dei ministri e che ha avuto il consenso anche da parte di Speranza che ha preso a cuore la situazione ed ha deciso di intervenire. “Nelle città d’arte abbiamo un collasso di presenze e ancora troppo alberghi chiusi“, questa è la denuncia che arriva direttamente dal nativo di Cuggiono.

Garavaglia mette pressione: “Bisogna fare presto e aiutare il Turismo

Intervista della 'Repubblica' a Massimo Garavaglia
Massimo Garavaglia (Ansa Foto)

Per Garavaglia bisogna fare presto e mette pressione al governo, affinché possano prendere decisioni positive e che si possa ritornare ben presto alla normalità. Si augura che, a partire dai prossimi giorni (specialmente in questa settimana), ci sia un quadro completo altrimenti si rischia davvero grosso.

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Tipo? Tantissime prenotazioni potrebbero andare perse ed i turisti potrebbero scegliere altre mete escludendo l’Italia. “Sarebbe molto grave ser questo accadesse” ha concluso.

 

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