Ucraina, aumentano le tensioni nella notte mentre si testano i missili

Aumentano le tensioni nella notte sul confine tra Russia e Ucraina. Stando alle indiscrezioni emerse, la crisi volge verso la guerra. 

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(Ansa)

Gli Stati Uniti da giorni stanno infatti dando per scontata un’invasione dell’Ucraina da parte dei carri russi. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha infatti affermato che le truppe russe al confine “sono pronte a colpire”, dopo l’allarme lanciato dal presidente americano Joe Biden nella serata di venerdì.

Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha affermato che tutti i segnali starebbero attualmente ad indicare che la Russia pianifica un attacco “completo” contro l’Ucraina, mentre forze ucraine e separatiste si accusano reciprocamente di violazioni al cessate il fuoco. Ma se Kiev afferma che due soldati sonno state uccisi e quattro feriti per i bombardamenti russi, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov accusa Kiev di “provocazioni armate”.

La cautela europea contro le parole americane e russe

Molta più cautela emerge invece in ambito europeo, dove la Germania nello specifico, che detiene la presidenza del G7, invoca cautela. Secondo il parere della ministra degli esteri tedesca, non si tratta di tirare a “indovinare” su quali saranno le prossime decisioni della Russia, mentre l’invito è a fare più attenzione nel “guardare più da vicino” cosa sta realmente accadendo sul terreno.

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Tuttavia anche Berlino, come Parigi, invita i propri cittadini a lasciare l’Ucraina al più presto possibile. Le compagnie aeree Lufthansa e Swissair hanno annunciato ufficialmente la sospensione dei collegamenti aerei con Kiev a partire da lunedì. La situazione nel Donbass starebbe infatti subendo in queste ore un rapido deterioramento.

Lì i capi delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk hanno annunciato la mobilitazione generale, mentre migliaia di residenti evacuano verso la Russia, nella confinante regione di Rostov. Il quadro che si viene a delineare è infatti sempre più simile a quello di uno stato di guerra, dove le milizie filo-russe sono impegnate da giorni in scambi di artiglieria e mortai con le forze ucraine.

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Basta quindi un minimo incidente non previsto per fare da detonatore a una tensione tra Russia e Nato che sembra a tutti gli effetti esplosiva. Molto simili ad esempio ai colpi di mortario esplosi dei pressi dell’area dove si trovava il ministro dell’Interno ucraino Denis Monastyrsky, in visita al fronte, vicino al villaggio di Novo Lugansk.

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