Olimpiadi Pechino 2022, ancora una medaglia: Moioli-Visintin d’argento

Olimpiadi Pechino 2022, ancora una medaglia per l’Italia: si tratta della coppia d’argentino formata da Michela Moioli e Omar Visintin che si sono classificati al secondo posto nello snowboard cross misto

Olimpiadi Pechino 2022, ancora una medaglia per l'Italia
Omar Visintin e Michela Moioli (Getty Images)

Arriva un’altra grande medaglia per i nostri azzurri. Argento per la coppia formata da Michela Moioli e Omar Visintin che si sono classificati appunto al secondo posto nello snowboard a squadre miste di specialità. E’ arrivata nella notte e si tratta dell’undicesima medaglia che i nostri azzurri hanno conquistato in questo torneo invernale. Per Visintin si tratta della seconda medaglia dopo il bronzo conquistato nel cross maschile. E’ stata una battaglia fino all’ultimo secondo contro gli americani che hanno avuto la meglio.

LEGGI ANCHE >>> Olimpiadi Pechino 2022, fenomenale Ghiotto! Bronzo nei 10mila metri

Baumgartner e e la Jacobellis si sono classifica al primo posto. Medaglia di bronzo, invece, per il Canada. Soddisfazione per la nostra Michela che ci teneva a salire sul podio e ci è riuscita. Poco importa se la medaglia è d’argento. E’ riuscita ad arrivare seconda anche grazie all’aiuto di Omar che le ha trasmesso tranquillità e positività. Queste sono state alcuni dei suoi pensieri che ha riferito, subito dopo la sua gara, al canale ‘Federazione italiana sport invernali’.

Olimpiadi Pechino 2022, argento per Moioli-Visintin

Olimpiadi Pechino 2022, ancora una medaglia per l'Italia
Omar Visintin e Michela Moioli (Getty Images)

Anche per Omar è una bella soddisfazione: “Ci avrei messo la firma. Dopo la gara individuale sapevo che quella a squadra sarebbe stata una grossa possibilità di medaglia“. Non un periodo facile visto che arriva da un infortunio importante. Un duro lavoro, durato un mese e mezzo, e che finalmente lo ha portato sul podio.

LEGGI ANCHE >>>Olimpiadi invernali Pechino: per l’Italia arriva l’ottava medaglia

Anche i medici che lo hanno curato e tenuto sotto osservazione gli hanno trasmesso fiducia e gli dicevano che ce l’avrebbe fatta a recuperare in tempo.

 

Impostazioni privacy