ESCLUSIVA – Adinolfi: “Lauro? Tutta colpa dei vertici Rai”

Tante polemiche dopo l’esibizione del cantante per la simulazione del battesimo. Il giornalista ne ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Presidente, Ad e direttore si ricordino che 99% degli italiani è battezzato. Non ce l’ho con il cantante, ma è monotono. Se ha bisogno di idee mi chiami”

La simulazione del battesimo avvenuta in diretta, a conclusione della canzone di apertura del 72esimo Festival di Sanremo, ha inevitabilmente acceso un dibattito. Achille Lauro con l’esibizione del suo “Domenica” è riuscito nell’intento di attirare l’attenzione, di far parlare di sé andando sopra le righe. Fin troppo secondo Mario Adinolfi, che subito ha sottolineato il suo parere con un tweet in cui si è scagliato principalmente contro i vertici della Rai. Un’opinione spiegata in esclusiva a Notizie.com: “Achille Lauro fa il suo, ha capito che il meccanismo di marketing funziona. Lo ripete, in maniera piuttosto stanca anche. Mi è sembrato senza voce ieri. Una performance molto povera nonostante le ottime coriste gospel che aveva a fianco. È emersa tutta la sua debolezza artistica“.

Battesimo Achille Lauro
Il momento in cui Achille Lauro ha simulato un battesimo sul palco dell’Ariston (Ansa)

Adinolfi poi ha proseguito il concetto, individuano quelli che a suo giudizio sono i veri responsabili: “Quando lo fai una volta va bene, quando lo fai quattro, cinque o sei diventa stucchevole, sembra che tu non abbia altre idee se non quella di cercare la facile provocazione dei cattolici, perché i cattolici non s’arrabbiano. Ma la cosa grave di questa vicenda non è Achille Lauro. Lui fa il suo, deve portare a casa la pagnotta. La cosa grave è che la Rai, con tutta la sua nuova dirigenza schierata in prima fila all’Ariston, con il direttore di Rai 1 Coletta che da anni persegue questa politica ideologica, continui a permettere l’oltraggio delle famiglie cattoliche”.

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“La Rai ricordi che 99% italiani sono battezzati”

Sanremo Rai
La presentazione di Sanremo con il direttore di Rai 1 Coletta al fianco di Amadeus (Ansa)

Il direttore de La Croce ha poi aggiunto: “Ricordo a presidente, amministratore delegato e direttore della Rai, che le famiglie italiane sono per il 99% composte da battezzati. L’oltraggio al sacramento del battesimo non lo dovevano consentire, come giustamente non avrebbero consentito qualsiasi oltraggio alla ‘religione dei maomettani’ se Achille Lauro avesse pensato di presentarsi in turbante con le sue cantanti vestite con il burqa o se avesse voluto colmare d’acqua una kippah ebraica. Si ricordino quindi che quel baraccone è pagato con il canone in bolletta e non certo per permettere di costruire uno spettacolo esclusivamente per mettere alla berlina il sacramento più caro, quello che ognuno vive nelle proprie famiglie”.

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“Achille Lauro? Monotono e povero artisticamente”

Achille Lauro sul palco di Sanremo
Achille Lauro sul palco di Sanremo per l’esibizione del suo brano “Domenica” (Ansa)

Adinolfi ha poi concluso: “La responsabilità, lo ribadisco e voglio che sia chiaro, non è di Achille Lauro, perché lui è un mercante e incassa per queste stronzate, ma del presidente della Rai, in prima fila ieri a Sanremo, dell’amministratore delegato e del direttore di Rai 1. Loro sanno perfettamente che stanno operando delle scelte ideologiche attraverso questi meccanismi che consentono da anni sulla tv di stato. C’è la sistematica irrisione dei capisaldi della religione cattolica, in particolare nello spettacolo più visto dai cittadini italiani nell’anno solare. Per quanto riguarda il cantante, non avendo altre qualità artistiche, avendo povertà di scrittura e di presenza scenica, deve organizzare qualcosa che colpisca. Ma anche su quel piano mi viene in mente che la mano sul pacco se la metteva Michael Jackson quarant’anni fa. Non è che ci scandalizziamo con qualcosa già visto mille volte. Vorrei propormi da autore, gli potrei dare delle idee nuove per attirare l’attenzione senza ripetere sempre lo stesso schema contro la religione cattolica. Avrei qualcosa di diverso da suggerirgli e gli assicurerei l’effetto sorpresa“.

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