Sanremo sì, lo stadio no: scoppia la polemica

Sui social scoppia la polemica dopo la decisione: al Festival di Sanremo la capienza sarà al 100%, il confronto con gli accessi allo stadio non regge.

Ora è ufficiale. Il Festival della canzone italiana apre al pubblico dal vivo e senza limitazioni nella capienza. La decisione è ufficiale dopo la delibera del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ad Imperia. Stabilito quindi che dall’1 al 5 febbraio il teatro Ariston potrà ospitare il pubblico al 100% della capienza, sono state rese note anche le norme per avere accesso alle serate in diretta su Rai 1.

Amadeus Sanremo stadi
Il presentatore di Sanremo 2022, Amadeus (Getty Images)

I protocolli sanitari prevedono l’ingresso con Super Green pass e senza tampone, mentre il Prefetto ha stabilito che gli addetti ai lavori accederanno sempre con la super certificazione verde e avranno chiaramente l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Saranno inoltre attivati percorsi dedicati per evitare assembramenti oltre a diverse vie d’entrata e d’uscita per ridurre al minimo i rischi. Soddisfazione quindi per la presenza degli spettatori, che di sicuro renderà la storica kermesse musicale più godibile e spettacolare. Restano però i consueti confronti con le decisioni prese in merito agli altri eventi che coinvolgono il pubblico.

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È bastato il solo annuncio infatti a scatenare la furia di diversi tifosi di calcio e non solo, che hanno fatto il paragone fra le delibere adottate per consentire agli spettatori di assistere dal vivo al Festival, e le decisioni in merito alla capienza degli impianti sportivi. Una su tutti stride, ed è nella scelta di aprire al massimo in un teatro al chiuso mentre gli stadi all’aperto sono soggetti a limitazioni.

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Curva Sud stadio 'Olimpico'
Curva Sud stadio ‘Olimpico’ (Getty Images)

Sono i numeri ad alimentare le proteste. Il teatro Ariston può ospitare fino ad un massimo di 2mila persone, chiaramente al chiuso, mentre gli stadi sono soggetti a limitazioni di capienza che favoriscono l’ingresso di 5mila tifosi, ma all’aperto. Il confronto desta ancora più polemiche se l’accostamento è fra il teatro Ariston e i palazzetti che ospitano le partite di altri sport, portati al 35% massimo di capienza.

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In sostanza la kermesse musicale ospiterà più pubblico rispetto ai match di molti sport sempre al chiuso, mentre il calcio, al quale si assiste in impianti all’aperto, risulta ancora più penalizzato nel confronto con le decisioni prese dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sui social la miccia si è accesa in un attimo. Trasformandosi in un boom di commenti che sottolineano le differenze troppo nette. Lo spettacolo, si sa, deve andare avanti. Anche lo sport però, così come il carrozzone della musica e degli artisti, ha sofferto molto, e le decisioni dovrebbero essere di sicuro più equilibrate.

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