Pamela Mastropietro, rinviata udienza. La madre: “Non rimpatriate Desmond e Awelima”

E’ stata rinviata al prossimo 23 febbraio l’udienza fissata oggi in Cassazione per l’omicidio di Pamela Mastropietro

Un nuovo appello alle istituzioni, quello lanciato da Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, uccisa il 30 gennaio 2018 a Macerata e poi fatta a pezzi. I suoi resti, ritrovati in dei trolley.

“Faccio un appello per chiedere a tutte le istituzioni di aiutare me, la mia famiglia e Pamela, a non far rimpatriare Desmond e Awelima“, ha affermato la donna dopo il rinvio dell’udienza in Cassazione per Innocent Oseghale, il nigeriano condannato all’ergastolo in primo grado e in appello. Per lui, l’accusa è di aver ucciso e fatto a pezzi la ragazza, 18enne romana, allontanatasi da una comunità di recupero. Ad essere inizialmente coinvolti nelle indagini erano stati Lucky Desmond e Awelima Lucky, poi scagionati.

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“Ci sono indagini in corso. Chiedo di accelerare le indagini e nel frattempo di non rimpatriare Desmond e Awelima”, ha proseguito la donna. Infatti, la procura di Ancona aveva avviato ulteriori accertamenti contro ignoti per risalire ad altri eventuali corresponsabili. I genitori della ragazza hanno sempre sostenuto che, nella vicenda ci siano altri complici e che Oseghale non sia l’unico responsabile della morte di Pamela. L’udienza fissata oggi in Cassazione è stata rinviata al prossimo 23 febbraio, per impedimento del difensore

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Il processo a carico di Innocent Oseghale iniziò il 13 febbraio 2019. Le accuse contestate a suo carico furono omicidio e violenza sessuale contro una vittima in condizioni di inferiorità, occultamento e distruzione del cadavere. Condannato all’ergastolo e a diciotto mesi di isolamento, la condanna è stata confermata dalla Corte d’assise d’appello del Tribunale di Ancona il 16 ottobre 2020. Oseghale continua a dichiararsi innocente riguardo alla morte della ragazza e sostiene sia morta per un’overdose di eroina.

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