Super Green pass, ecco i luoghi dove non serve: Dpcm in arrivo

In corso la stesura del Dpcm in cui saranno inserite le attività per cui è richiesto il Super Green pass. Ecco i luoghi dove non sarà necessario e l’introduzione delle attività in cui si potrà accedere solo con il certificato verde di base.

Tra poche ore sarà ufficiale il nuovo Dpcm sul Super Green pass, anticipato nell’approvazione del Decreto Covid del 7 gennaio. Andrà a chiarire diversi aspetti, per inserire le attività per le quali è richiesto l’obbligo di Super Green Pass dal mese di febbraio. Annuncerà inoltre le varie regole, le esenzioni e i luoghi in cui sarà possibile accedere solo con il certificato verde di base.

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Super Green pass

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Da quanto emerge dalla bozza del Dpcm, circolata in queste ore, il Super Green pass sarà quasi sempre obbligatorio, ad eccezione di alcune categorie che non rientrano nella stesura del documento, e alla quali sarà possibile accedere anche con tampone negativo e senza il passaporto sanitario, cioè l’avvenuta guarigione dal Covid o un ciclo vaccinale completo.

Super Green pass: ecco dove non serve e le regole per gli “over 50”

Super Green Pass
Super Green Pass, in corso la stesura del Dpcm © Ansa

Negozi alimentari, supermercati, edicole, tabacchi e ancora le caserme dove poter sporgere denuncia se si è vittime di un reato. Sono questi i luoghi in cui non sarà necessario esibire la super certificazione, così come dal medico di base o dal veterinario. Fonti di governo affermano che in 24 ore la stesura dovrebbe essere ufficiale, e intanto sono entrati in vigore gli obblighi per trasporti e mezzi pubblici, alberghi, ristoranti all’aperto, piscine, piste da sci e stadi.

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Dal 20 gennaio sarà invece indispensabile il Super green pass per i pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. Eccezioni previste invece per le esigenze essenziali e primarie della persona. Per entrare nelle banche o nei centri commerciali, ma anche dal parrucchiere o dall’estetista sarà necessario il Green pass semplice, quindi l’obbligo di essere vaccinati, guariti o in possesso dell’esito di un tampone negativo. Una misura fino ad ora non prevista. Nel nuovo decreto, come annunciato, sarà inoltre ufficiale l’introduzione dell’obbligo vaccinale per coloro i quali hanno compiuto i 50 anni di età, sia nel pubblico che nel privato.

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