ESCLUSIVA – Lazzari durissimo: “Per Governo salute psicologica è di serie B o C”

Il presidente dell’Ordine nazionale degli psicologi lancia bordate: “Anche noi contrastiamo il virus, ma chi ha i soldi può curarsi, chi non li ha si attacca”

La protesta
Il presidente dell’ordine degli psicologi David Lazzari (screenshot notizie.com)

Un tema che tanti, purtroppo, sottovalutano. E a non rendersene conto è la politica e il Governo, ovvero gli uomini e le donne che dovrebbero guidare e avere una visione più ampia per aiutare e sostenere le persone al meglio. Ma tutte le persone, non qualcuna sì e qualcuna no. Pensare che la salute psicologica sia da meno rispetto a quella fisica è di un paese retrogrado che rischia di andare indietro e non avanti. Obiettare o, ancora più grave, girarsi dall’altra parte e credere che il Covid Sars 2 si contrasta solo ed esclusivamente col vaccino e senza affiancare un aiuto psicologico, è sbagliato. E grave.

Lo pensa, lo dice e lo urla David Lazzari, il presidente dell’Ordine degli Psicologi, che a Notizie.com si lascia andare ad un vero e proprio sfogo: “Il nostro paese ha una visione arretrata in materia, soprattutto col resto dell’Europa e del mondo. In Italia, invece si avere un uso sociale della psicologia inserita all’interno delle infrastrutture sociali, viene vista come debolezza, capriccio o peggio ancora lusso. Una visione di trenta-quaranta anni fa. La politica è indietro alla popolazione, la gente è avanti, quando va dallo psicologo lo dice. Perfino i campioni dello sport, gli olimpici, si sono fatti aiutare dagli psicologi, per non parlare di Fedez e Ferragni che fanno una serie sulle loro sedute di psicoterapia, tutto il mondo lo sa bene, tranne la politica che non è in sintonia con il paese. Mette la testa sotto al tappeto e non importa. Ed è grave, gravissimo perché non si rendono conto che sta diventando un problema sociale serio“.

“Nelle scuole c’è uno psicologo ogni 2000 studenti, non può essere Superman”

Covid scuola
Le nuove regole Covid a scuola inserite nel nuovo decreto © Getty Images

La scuola, la colonna portante di ogni società civile, dal punto di vista della salute psicologica è indietro anni luce. Basti pensare a tutto quello che hanno passati i ragazzi nelle scuole negli ultimi due anni per capire che ci sarebbe bisogno di un aiuto importante. E invece, niente. “C’è un disagio diffuso tra gli studenti ma anche tra gli insegnati – ha spiegato Lazzari a Notizie.com – l’anno scorso sono stati stanziati 40 milioni di euro e sembrava un buon inizio, quest’anno 20 come a dire che il problema è stato superato, ma invece si è aggravato. Lascia basiti il fatto che per quanto riguarda la salute fisica si ascoltano gli esperti, mentre le società scientifiche che si occupano della psiche non vengono ascoltati come se fosse aria fritta opinioni da salotto. E’ un dato di fatto, è come se il governo non ascoltasse sul covid virologi e immunologi e facesse come gli pare. Stessa cosa

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E’ noto – prosegue il professor Lazzari – il disagio psicologico abbassa le difese immunitarie dovrebbero sapere che questo discorso espone ancora di più al virus. Cose note e documentate. Uno rimane stupito che investono giustamente miliardi nella salute fisica, ma non viene usata altrettanta attenzione per quella psicologica che per loro è una salute di serie B se non serie C per come viene trattata”. E sulla scuola ancora peggio: “Se in una scuola ci sono 2000 studenti un psicologo uno o due ore la settimane, come fa? Neanche superman. Non so cosa si pensa che ci si debba fare con 20 milioni su 8000 direzioni didattiche per un anno e per altrettanti milioni di studenti. Sono cifre ridicole significa un’ora o due a settimane e che senso ha tutto questo?“.

“Grandi aziende private hanno capito il problema perché poi i conti non tornano, nel pubblico zero”

Una vicenda seria che dovrebbe essere trattata allo stesso modo. Invece è un problema sottovalutato. Fin troppo dalle istituzioni. “E’ come dire se il governo – replica con amarezza Lazzari a Notizie.com – dicesse neghiamolo, si fa finta che non esiste, ma facendo così le cose si aggravano. Come se fosse una debolezza, solo i deboli hanno bisogno di aiuto psicologico. E sia ben chiaro non è una richiesta o un appello per avere più lavoro, quello non manca. E’ un problema sociale, le persone che hanno possibilità economiche possono farsi aiutare, chi va in un ospedale e cerca un supporto psicologico non lo trova perché non esiste. Mamma mia. Che scempio“.

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Lazzari non si capacita delle mancanze che ci sono in Italia, uno dei paese più avanti quando in realtà su questo argomento è indietro anni luce: “Negli ospedali la gente che ha un tumore e ha bisogno di un ascolto e non lo trova. Il 70% vengono aiutate da associazioni private che si mettono i soldi in tasca perché negli ospedali non ci sono. Vogliamo spendere i miliardi per modernizzare il paese e non pensiamo a queste cose, è una cartina di tornasole vera. Il privato, le grandi aziende, ad esempio, si rendono conto e sono più avanti perché alla fine i conti devono tornare e per farlo non trascurano nulla, quindi se ci sono operai o dipendenti che hanno bisogno di sostegno psicologico non badano a spese quasi, nel pubblico niente, quasi il nulla. Il Governo e la politica pensa sempre allo stesso modo: bisogna distribuire i soldi per accontentare varie categorie economiche, e quindi alla scuola non so quanti soldi siano stati investiti per i banchi a rotelle ma poi gli psicologi non ce li mettiamo perché non servono“. Difficile dargli torto.

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