Davide, la sindrome di Down e la normalità con il lavoro in un supermercato

Il lavoro può essere un incentivo e servire da stimolo per migliorarsi e ritrovare la normalità. La storia di Davide, ragazzo con sindrome di Down, sembra dimostrarlo 

Davide, ragazzo disabile e un futuro che prova a costruirsi con fatica, nonostante la disabilità. A riportare la sua storia è Roma Today. Ventitré anni e una sindrome di down che non l’ha mai lasciato, così come la voglia di costruirsi un futuro nonostante la malattia. Davide ha trovato lavoro in un supermercato grazie a un accordo tra la Fondazione ISC Roma Litorale, che lo segue da 10 anni, e Oria Buscaini, titolare del supermercato Effepiù dell’Infernetto. Lì, il ragazzo ha ritrovato la sua dimensione più umana, attraverso il piacere delle cose semplici, come un lavoro.

Leggi anche: Savino e il Covid: Io e Jovanotti all’Omicron bar, e racconta i sintomi

“È con noi dal 2012. Sin dai primi mesi abbiamo incentrato gli interventi riabilitativi sullo sviluppo delle autonomie personali e sociali e sul miglioramento delle abilità cognitive e del linguaggio”, spiega il dottor Andrea Fontana, psicologo e psicoterapeuta, responsabile dell’agenzia lavoro della Fondazione Roma Litorale. Da anni, Davide prende i mezzi da solo, si orienta e sul posto di lavoro risulta totalmente autonomo, grazie anche al supporto di un terapista, che svolge il ruolo di tutor sul posto di lavoro. “A parte questo, Davide è totalmente autonomo e segue alla lettera i compiti che gli vengono dati”, spiega. L’esperienza lavorativa rende felice anche un altro ragazzo, che lavora nella sede di Ostia. “Oggi Davide è più sicuro di sé, ha trovato un ambiente dove crescere e diventare adulto”, racconta Fontana.

Leggi anche: Massimo Ferrero, il suo destino si decide entro 24 ore

A confermare l’importanza di un lavoro per i ragazzi disabili è Oria Buscaini, titolare del supermercato Effepiù: “Consiglio a tutti gli esercizi commerciali di aprire le loro porte a ragazzi come Davide. Stiamo crescendo insieme, è davvero un’esperienza stimolante per tutti”. Come informa Repubblica, la fondazione segue anche Giorgia, segretaria presso uno studio veterinario a Fregene; Leandro, bibliotecario ad Acilia; Michele che lavora al Palafijlkam, palazzetto dello sport di Ostia.

La storia di Davide 

Attraverso corsi di neuroriabilitazione, neuropedagogia e logopedia presso la Fondazione, Davide ha ritrovato la sua autonomia. Dopo aver frequentato le scuole al centro comunale Pasolini, la fondazione Roma Litorale ha proposto tirocini per lavorare presso il supermercato Effepiù. “Due anni fa ha iniziato i tirocini presso il supermercato, poi rinnovati ogni volta. Avevamo paura che il lockdown bloccasse tutto, invece ha ripreso. Ora Davide è molto contento, quando esce dal turno mi racconta tutto, mi spiega come ha lavorato e come è andata la sua giornata, si sente partecipe di una comunità. Va dalle 14 in poi due volte a settimana, a volte lo accompagno con l’auto, qualche volta spiega di essere stanco ma anche la stanchezza può essere gratificante“, spiega la mamma di Davide, Daniela. Il ragazzo gioca a calcio due volte a settimana, prende lezioni di chitarra, suona anche canzoni con il suo maestro. “Voglio ringraziare di cuore la Fondazione Roma Litorale e la direzione della Effepiù per questa opportunità. Siamo davvero felici. È cresciuto molto. Vederlo soddisfatto di se stesso e di quello che fa per noi è davvero una cosa straordinaria”, conclude Daniela.

Impostazioni privacy