Grave focolaio in un top club di Premier League, 13 positivi. Rischio stop

Situazione drammatica di una prestigiosa e importante squadra di Londra che adesso potrebbe non scendere in campo per il campionato

La preoccupazione
L’ex tecnico dell’Inter e attuale allenatore del Tottenham Antonio Conte (Getty Images)

Mai avrebbe pensato di trovarsi in una situazione simile a quasi due anni dall’esplosione della pandemia per il Covid. Ma sta succedendo e nel modo più fragoroso e impressionante possibile. A farne le spese è uno dei club più importanti e prestigiosi della Premier League e un’altra cosa che fa pensare è che a subire e contrastare questo problema è uno dei tecnici italiani più famosi al mondo. Già l’ex tecnico campione d’Italia Antonio Conte e il suo Tottenham stanno attraversando una delle difficoltà più grandi che siano arrivate negli ltimi mesi.

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Sono ben tredici le persone del gruppo squadra che sono risultate positive al Covid dopo il classico giro di tamponi: otto giocatori e cinque membri dello staff sono risultati positivi al test del coronavirus a seguito di un focolaio scoppiato nel club. Ma la cosa più grave è che i casi, a quanto fa capire la stessa società il suo manager, potrebbero aumentare nelle prossime ore. Gli Spurs, tuttavia, dovranno giocare la loro partita di Conference League contro il Rennes giovedì, con regole Uefa rigide riguardo al numero minimo di giocatori disponibili. Il club vorrebbe chiedere il rinvio della partita di Premier League a Brighton di domenica. “Otto giocatori e cinque membri dello staff”, ha detto Conte in una conferenza stampa che si è tenuta virtualmente presso il centro di allenamento Hotspur Way del club.

Conte: “E’ una brutta situazione, siamo spaventati”

Bergwijn
Un’azione dell’ultima giornata di campionato tra Tottenham e Norwich (Getty Images)

“Ogni giorno abbiamo persone con il Covid, persone che ieri non erano positive. Questa non è una bella situazione”, spiega Conte che avrebbe dovuto essere raggiunto dal centrocampista danese degli Spurs Pierre-Emile Hojbjerg alla conferenza stampa pre-partita, ma invece ha affrontato i media da solo. Non che non sia abituato o abbia paura di confrontarsi, ma una vicenda del genere non è semplice da gestire, soprattutto se devi preparare una gara ravvicinata e pensare alle altre di campionato.

Il tecnico italiano è sconsolato alla vigilia della sfida col Rennes. “Parlare di calcio è impossibile. L’ultima situazione mi ha molto turbato, è grave. C’è un grosso contagio. Ci prepariamo per la partita contro il Rennes, ma è molto difficile. Ancora una volta alla fine della seduta, un giocatore (testato) positivo, un altro staff (membro) positivo – domani, chi (sarà)? Ora, di sicuro, siamo un pò spaventati perché domani non sappiamo cosa accadrà”.  Un Conte preoccupato ha ammesso che la situazione è “così strana e incredibile“, aggiungendo che “questo di sicuro mi addolora perché sono qui per parlare di calcio, dei miei giocatori e dell’atmosfera che voglio vedere domani. Parliamo invece delle persone che hanno il Covid”. Conte ha confermato di essere vaccinato, ma ha aggiunto: “Gli altri? Penso che ognuno prenda (la propria) decisione migliore ed è una domanda per il dipartimento medico sulle persone che sono vaccinate o meno”.

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