ESCLUSIVA – Lotito: “Dovrei già essere senatore, si applichi legge e diritto”

Il presidente della Lazio non ci sta e va avanti nella sua battaglia per il seggio a Palazzo Madama: “Ricorso di Leu tardivo e inammissibile”

Il presidente
Il presidente della Lazio Claudio Lotito durante una conferenza in Figc (Getty Images)

Quando trova un ostacolo sulla sua strada, invece di tornare indietro cerca sempre di capire se l’ostacolo è legittimo oppure si può trovare il modo per toglierlo e passare, sempre seguendo la legge, non certo aggirandola. E’ fatto così. E’ uno che non si arrende facilmente anzi, praticamente mai, soprattutto se ha in mano le carte vincenti. Claudio Lotito per la maggior parte della gente è un personaggio particolare, odiato e amato, ma non è uno che si arrende. E sta applicando la stessa filosofia, con una caparbietà fuori dal comune, anche per la querelle legata al seggio del Senato. “Non mollo, ma che mollo, anzi, tanto per essere chiari dovevo già essere senatore io, ma adesso non è questo il problema. So che ho la legge dalla mia parte, vado avanti e vediamo”, esordisce subito a Notizie.com il presidente biancoceleste.

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Per il momento su quel seggio ha incassato l’ennesimo stop. Una battaglia iniziata nel 2018 quando il presidente della Lazio non riuscì ad entrare a Palazzo Madama, pur regolarmente eletto, ma presentò ricorso per un presunto errore nel calcolo dei resti. E’ stato decisivo un ordine del giorno proposto da Loredana De Petris, senatrice di Liberi e Uguali (Leu), capogruppo del gruppo Misto, approvato dall’aula che, al momento, congela la decisione della Giunta delle elezioni e immunità che nel settembre 2020 aveva riconosciuto lo scranno a Lotito. Ma è proprio quell’ordine del giorno che non va giù all’imprenditore: “Quell’ordine del giorno da parte di Leu è tardivo e inammissibile.

“Qui non c’entra Lotito e Carbone, ma esiste un diritto”

La decisione
Il presidente della Lazio Claudio Lotito (Getty Images)

La certezza è che quando Lotito fa così, vuol dire che sa di avere ragione. E spera che il tutto venga ripescato dalla Giunta e non si vada troppo vicino alle elezioni del presidente della Repubblica. “Se mi arrendo? Ma che mi arrendo, non solo l’iter continua – ha detto Lotito a Notizie.com -, ma neanche doveva essere votato quell’ordine del giorno, tra le altre cose era anche inammissibile perché c’era stata una richiesta di sospensiva del provvedimento che è stata bocciata, dopodiché hanno presentato un ordine del giorno che chiedono di rinviare alla giunta sul presupposto non di Carbone, ma sul presupposto che il seggio non spetta a Forza Italia, ma spetta a Leu

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Non si ferma e va avanti con le sue ragioni, tutto abbastanza plausibili: “Siccome Leu non ha fatto ricorso, tra la altre cose se l’ha fatto è tardivo e inammissibile, e l’ordine del giorno non poteva vertere su questo tipo di argomento perché doveva vertere sull’approvazione e sulla contestazione che avevo fatto io a Carbone, quindi fate voi le dovute deduzioni. La realtà è che dovevo essere già senatore, anche se non me ne frega niente. Mollare? Qui non si tratta di mollare, ma di far rispettare la legge che è un’altra cosa, la legge, parliamo della legge, del diritto; non stiamo parlando di Lotito e Carbone, parliamo del diritto, esiste un diritto ed esiste una legge, ecco io chiedo che venga applicata la legge e il diritto“. E su questo non c’è nulla da ridire.

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