Juve: Dove è finita la “Carta di Ronaldo”? La Procura continua ad indagare

Nell’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus gli inquirenti non riescono a trovare il documento al centro di intercettazioni e polemiche

Ronaldo Juve Agnelli
Cristiano Ronaldo e Andrea Agnelli. Il nome del portoghese entra nell’inchiesta (GettyImages)

La vicenda legata alle plusvalenze della Juventus fa ancora discutere e regala ogni giorno nuove indiscrezioni. Dopo che due indagati, Emilio Re e Stefano Bertola si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e una persona considerata una figura fondamentale per le indagini e presente in diverse intercettazioni (l’avvocato Cesare Gabasio, general counsel della Juventus a contatto diretto con il presidente Andrea Agnelli)  non potrà essere ascoltato, in quanto nominato dalla società bianconera come legale rappresentante della società (nell’ambito del procedimento amministrativo di chiamata in responsabilità), gli inquirenti continuano a scandagliare il materiale acquisito durante le perquisizioni a Vinovo. Non senza riscontrare difficoltà.

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A mancare tra gli atti, c’è infatti la famosa “carta di Ronaldo”,  quella che “non deve esistere teoricamente“, e di cui parlano al telefono il ds Federico Cherubini e il capo dell’ufficio legale del club. Quel Cesare Gabasio che la Procura vorrebbe tanto ascoltare. Quella carta rischia di diventare un rebus: la guardia di finanza non l’avrebbe ancora trovata. Ne era stato chiesto conto all’ad della Juve Maurizio Arrivabene, ma non sarebbe arrivata nessuno risposta. L’interesse dei magistrati su questa carta è di natura tecnica: gli inquirenti vogliono fare luce su come sia stata contabilizzata la scrittura e, in caso contrario, se si sia di fronte a un debito fuori bilancio. Che poi si parli di somme legate al periodo Covid o al passaggio del giocatore allo United, poco importa.

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Ronaldo potrebbe essere chiamato in causa

Cristiano Ronaldo deluso
La delusione di Cristiano Ronaldo al termine di una gara della Juventus © Getty Images

Qualora il documento non dovesse spuntare fuori, gli inquirenti potrebbero chiederlo al manager del portoghese o allo stesso CR7. La Procura vuole chiarire anche  le operazioni di contabilizzazione dei bonus legati ai contratti dei singoli giocatori. Bonus legati e prestazioni risultati e presenze. La consulenza, che si annuncia molto lunga, potrebbe dilatare i tempi dell’inchiesta e, nel caso, anche l’invio alla Federcalcio degli atti per la valutazione di eventuali illeciti sportivi. Una situazione che non riguarderebbe solo la Juventus, ma anche tanti altri club del nostro campionato.

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