Il futuro di 007 è multietnico? Parla Henry Golding, uno dei possibili futuri interpreti

Finita l’era Craig, si guarda al delicato futuro della saga con il commento di uno dei possibili intepreti del nuovo James Bond, Henry Golding.

La scelta per il nuovo James Bond si fa più urgente e la produzione deve passare al vaglio le numerose opzioni possibili, contemplando anche un deciso cambio di rotta rispetto ai canonici requisiti necessari per interpretare 007. I requisiti da rinnovare includono senza dubbio la necessaria etnia caucasica, caratteristica che nel caso fosse modificata, non andrebbe di certo a intaccare i distintivi tratti caratteriali di Bond, o almeno non quelle caratteristiche essenziali, utili a delineare una figura al passo con le rinnovate sensibilità.

Le dichiarazioni di Henry Golding, attore malese e possibile candidato per il ruolo, vanno ovviamente a confermare questa tesi, affermando, durante un intervista al Radio Times,  che la priorità dovrebbe essere quella di rendere giustizia all’opera originale, senza dare sterile peso ad’etnia o provenienza del prossimo interprete: “Penso che Bond rappresenti qualcosa con cui siamo cresciuti e questo è un uomo di sostanza, un uomo che ha proprietà stoiche ed è un protettore, ha un lato sensibile. Quindi, davvero, il discorso di doverli avere diversi è fantastico e tutto, ma penso che tu debba rendere giustizia al materiale originale. È un personaggio così iconico, quindi non direi che dovrebbe esserci alcuna pressione”. Continua l’intervista evidenziando la necessità, per la produzione, di fare la scelta giusta a prescindere da inutili polemiche: “Che sia di colore, asiatico, latino, misto…qualsiasi cosa, purché abbiano gli attributi per portarlo sullo schermo. Penso che questo sia ciò che i fan vogliono davvero”. 

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Parole tanto corrette quanto scontate, che non analizzano, ne pongono come fondamentale questione, la reale difficoltà che la produzione dovrà affrontare, quella di riuscire a costruire un nuovo corso di film, capace di non uniformarsi alla natura dei precedenti e in grado di rinnovarsi, senza sacrificare i necessari successi al botteghino. Impresa che passerà, senza dubbio per la scelta del protagonista, ma sopratutto per le menti dei suoi abili autori.

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