Biden invita 110 paesi al summit della democrazia: ne manca uno, è bufera

Biden invita 110 paesi al summit virtuale per la democrazia: mancano tre nazioni importanti, una delle quali fa scattare la polemica. 

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Biden invita 110 paesi al summit della democrazia (Getty Images)

“Attraverso questo vertice, Taiwan può condividere la sua storia di successo democratico”. Parole del portavoce del presidente Xavier Chang, invitato da Biden al summit per la democrazia, insieme ad altri 110 paesi. C’è anche il piccolo stato vicino alla Cina alla riunione virtuale, in cui i maggiori leader mondiali si ritroveranno per discutere di diritti umani e combattere la corruzione, la violenza e l’autoritarismo. Fra i tanti invitati però ci sono tre esclusioni eccellenti, una delle quali ha dato il via ad una pesante polemica.

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Manca la Russia, non ci sarà la Turchia, nazioni con le quali Biden ha avuto frizioni sui temi trattati e su altri aspetti. L’assenza della Cina ha però scatenato una bufera, e le accuse velate che arrivano dagli States, e che motivano anche il mancato invito, sono chiare e dirette.

Biden non invita la Cina: la riunione per la democrazia parte con la polemica

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Biden esclude la Cina dal summit per la democrazia (Getty Images)

Contrasti evidenti, ma anche un tema che impone a Biden di non estendere l’invito alla Cina. La notizia fa rumore, ma i motivi sono chiari. Il presidente degli Usa ha più volte accusato la Cina di violare i diritti umani nella regione dello Xinjang, in Tibet e ad Hong Kong. L’assenza pesa, anche perché al summit sono state invitate nazioni non sempre in linea o “amiche” degli States.

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In Europa invece l’unico stato assente è l’Ungheria, mentre nell’elenco pubblicato compaiono alcuni stati in cui la democrazia rischia di essere in pericolo. Ci saranno quindi Filippine, India e Polonia. Si attende una risposta dalla Cina, ma nella nazione si parla molto dell’esclusione, vista come uno strappo che testimonia la mancanza di volontà nel ricucire.

 

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