Covid, i timori di Pregliasco: “Natale? Stime di contagi molto alte”. I numeri

Pregliasco snocciola i numeri sulle previsioni in vista di Natale: “Ci sono i mezzi per contrastare il Covid, ma i contagi rischiano di essere molti”. 

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Pregliasco, le stime sui contagi a Natale destano preoccupazione (Youtube)

“Temo un colpo di coda del Covid”. Parole del virologo Fabrizio Pregliasco, che solo 3 giorni fa invitava tutti alla prudenza in vista del Natale. Tornato sul tema in una intervista a La7, ha confermato i suoi timori, pur spiegando quali sono le armi a disposizione per tentare di vivere le feste senza troppi obblighi. I timori di lockdown localizzati, di zone gialle o rosse, e il tetto dei 10 mila contagi che ieri è stato superato dopo tanto tempo, tornano a catalizzare l’attenzione sulle misure per evitare nuovi interventi.

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E intanto alla domanda sulle previsioni in vista delle feste, Pregliasco è stato molto chiaro, snocciolando numeri derivanti da una serie di calcoli. Per nulla positivi e di sicuro allarmanti. La quarta ondata rischia di far crescere in breve tempo il tasso di positività e gli indicatori tenuti sotto controllo negli ultimi mesi, e invece ora nuovamente vicini ai livelli di allerta.

Pregliasco chiaro: “Covid e Natale, prudenza, ecco quanti contagi rischiamo. Abbiamo però buoni mezzi”

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Pregliasco alza l’allarme ma indica la strada da seguire (Getty Images)

A La7 Pregliasco ha parlato con chiarezza, avvisando gli italiani sui rischi concreti della quarta ondata. “Le stime fatte da colleghi e da specialisti danno la dimensione dell’impatto che può avere. Di sicuro tutti quei mezzi messi in campo, e tenuti invece nel cassetto da Germania e Gran Bretagna, ci hanno permesso di mitigare l’impatto di questo ritorno”. 

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Poi snocciola i numeri. “La previsione è di 30 mila, anche 40 mila contagi al giorno, ma fortunatamente non avranno l’impatto che hanno avuto in passato grazie ai vaccini. Le loro proiezioni da qui a 4 settimane stimano in queste cifre i possibili contagi, ma grazie alle misure messe in campo e ai mezzi di sicuro l’impatto sarà diverso”. 

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