Brescia, picchiato dopo incidente stradale: arrivano novità

Brescia, terrore all’alba di domenica 7 novembre quando, dopo un incidente stradale, un conducente ha picchiato selvaggiamente un altro ragazzo per poi darsi alla fuga e far perdere le sue tracce. Ci sono novità importanti riguardo questa vicenda

femminicidio in Italia
Si moltiplicano gli appelli a denunciare per limitare il fenomeno del femminicidio (Youtube)

Ha fatto molto discutere la vicenda che è successa nel bresciano, precisamente a Corte Franca dove un 32enne è stato selvaggiamente picchiato dopo un incidente stradale contro un’altra auto. Il proprietario del veicolo, dopo alcuni paroloni, ha picchiato l’uomo e poi si è dato alla fuga. Il tutto è successo fuori alla discoteca ‘Number One‘, molto conosciuta nel posto e frequentata da tantissimi ragazzi.

Tanto è vero che l’impatto tra i due mezzi si è sentito addirittura all’interno del locale, attirando l’attenzione della gente che si trovava dentro. Dopo la rissa gli stessi hanno chiamato l’ambulanza che è immediatamente arrivata sul posto, ha soccorso il 32enne e lo ha portato all’ospedale ‘Civico’ della città.

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Nel frattempo l’aggressore si era dato alla fuga facendo perdere ogni traccia di se. Una fuga che, però, è durata meno di 24 ore visto che dopo alcune segnalazioni e con l’aiuto delle telecamere è stato subito rintracciato dagli agenti della Questura che lo hanno arrestato e portato in caserma per interrogarlo.

Brescia, arrestato 22enne con precedenti

E’ finito in manette un ragazzo di 22 anni, con dietro precedenti per rissa. Pare che subito dopo aver visto i poliziotti il giovane abbia tentato di scappare, ma è stato catturato. Le accuse per lui sono molto gravi visto che è incolpato di tentato omicidio. E’ stato portato immediatamente dietro le sbarre dopo la decisione del pm Alessio Bernardi.

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La vittima, infatti, è in prognosi riservata e sta lottando tra la vita e la morte. Nell’auto della persona aggredita c’erano altre quattro persone che hanno riportato ferite lievi. Dopo essere state curate all’ospedale sono andati in Questura per spiegare la loro versione dei fatti.

 

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