“L’ho uccisa perché mi aveva lasciato”. Parole agghiaccianti quelle di Alessio Tucci. Il diciottenne è crollato dopo che gli investigatori gli hanno mostrato un video. Ed ha confessato di aver ucciso l’ex fidanzatina quattordicenne Martina Carbonaro.
Il pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta ha emesso nei confronti di Alessio Tucci un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Martina Carbonaro non aveva intenzione di tornarci insieme, ma avrebbe ugualmente accettato di incontrarlo nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme.
Al culmine di una lite, lui l’avrebbe colpita più volte con una pietra fino a toglierle la vita. Agli investigatori Tucci avrebbe raccontato di averlo fatto “perché mi aveva lasciato”.
La madre di Martina aveva denunciato la scomparsa della figlia nella notte tra il 26 e il 27 maggio, facendo immediatamente scattare le ricerche, coordinate dalla Procura e dalla Prefettura di Napoli. La quattordicenne aveva detto alla madre che sarebbe andata a mangiare uno yogurt con un’amica, ma non è più tornata a casa. Avrebbe telefonato l’amica e anche Alessio, ma apparentemente nessuno sapeva dove si trovasse.
Martedì 27 maggio i carabinieri della compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno trovato il cadavere della quattordicenne all’interno di un edificio abbandonato nei pressi dello stadio Moccia di Afragola.
I sospetti degli investigatori si sono subito concentrati su Alessio Tucci. L’hanno tenuto in caserma per ore fino a che non ha confessato. Nel corso dell’interrogatorio, i carabinieri hanno mostrato al diciottenne (compirà diciannove anni a luglio) un video ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della zona.
Alessio Tucci sarebbe crollato dopo aver visto il video
Gli occhi elettronici hanno ripreso i due ragazzi mentre si trovavano nei pressi dello stadio Moccia, poi erano entrati nell’edificio diroccato. Da questi frame si noterebbe che dalla struttura usciva qualche ora dopo soltanto Alessio Tucci. Di fronte a queste immagini, il diciottenne sarebbe crollato e avrebbe raccontato la verità.
Il corpo di Martina è stato trovato sotto a un materasso all’interno dello stabile nel pomeriggio di martedì 27 maggio, durante l’ispezione dei militari dell’Arma. “Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà. Vola in alto”. Queste le parole della madre della ragazzina sui social. “Ora starai con i miei genitori. Tu sei stata importante e lo sarai per sempre”.
Alessio Tucci ha diciotto anni, è originario di Afragola (Napoli) e lavora come muratore insieme con il padre. Madre casalinga, incensurato, qualche giorno prima, sul suo profilo TikTok aveva scritto: “Domani il Napoli al 99% vincerà il suo quarto scudetto, ma quanto sarebbe stato bello festeggiarlo con la persona che ti manca attualmente”.
Sotto al post, i commenti successivi al rinvenimento del cadavere di Martina: “Chi ammazza non ama, Martina vive!”. E ancora: “Devono buttare la chiave”.
“Colpire a morte un’adolescente indifesa, una giovane che rivendicava il proprio diritto alla libertà, è il segno di una mentalità di dominio e di possesso che deve essere sradicata dalla società tutta”. Così, sui social, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, commentando il femminicidio di Martina Carbonaro. “La scuola continuerà a lavorare, anche in nome di Martina, per affermare la cultura del rispetto attraverso l’educazione a relazioni corrette e sane, contrastando ogni forma di prevaricazione e di violenza”.
