Il secondo posto al Festival di Sanremo, il quinto all’Eurovision: Lucio Corsi è l’artista rivelazione del 2025, ma la sua storia arriva da molto lontano.
“Lui dice “non sono altro che Lucio”, ma Lucio è proprio ciò di cui avevamo bisogno stasera”. Parole queste, che si leggono dai profili social dell’Eurovision Song Contest, dove l’artista rivelazione dell’anno ha posizionato l’Italia al quinto posto della kermesse. Vi ricorda qualcosa? Tantissimi italiani hanno pensato la stessa cosa durante il Festival di Sanremo!
Volevo essere un duro è stata una delle canzoni più ascoltate del Festival di Sanremo 2025, e proprio sul palco dell’Ariston Lucio Corsi si è fatto conoscere dal grande pubblico classificandosi al secondo posto. La partecipazione all’Eurovision è arrivata dopo il rifiuto del vincitore Olly.
In realtà la storia di questo artista, nato a Grosseto nel 1993, racconta molto di più. L’arte ha accompagnato Lucio Corsi fin dalla sua infanzia grazie alla madre Nicoletta Rabiti che, oltre a gestire il ristorante di famiglia, è una pittrice.
Cosa ha studiato Lucio Corsi
Ha composto musica fin da bambino e fin dal 2011, quando aveva 18 anni, ha cominciato ad esibirsi nei locali e nelle piazze della sua Grosseto. Dopo un periodo di sperimentazione del rock progressivo, ha deciso di rivolgersi completamente al cantautorato.
Lucio Corsi si è diplomato al liceo scientifico Guglielmo Marconi di Grosseto. Poi si è trasferito a Milano per coltivare il sogno di entrare a far parte a tutti gli effetti del mondo della musica.
Nel 2014 ha pubblicato Vetulonia, il primo EP. Nello stesso anno ha cominciato a farsi conoscere aprendo il concerto degli Stadio a una festa organizzata da Legambiente. In questo periodo ha conosciuto Federico Dragogna dei Ministri, con cui ha prodotto il secondo EP, Altalena Boy. E con Matteo Zanobini, collaboratore di Brunori Sas è approdato alla Picicca Dischi, distribuita da Sony Music.
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Il primo album con Picicca è uscito nel 2015 ed è stato una raccolta dei primi due EP. Il secondo invece, è arrivato nel 2017, si chiama Bestiario Musicale e ogni canzone è dedicata a un animale della Maremma.
Nello stesso anno, Lucio Corsi ha aperto i concerti di Brunori Sas e Baustelle. Gucci lo ha scelto come modello della campagna Cruise 2018. Nel 2018 è arrivato il contratto con la Sugar Music e ha pubblicato la canzone Cosa faremo da grandi? che diventerà il titolo del terzo album.
Daria Bignardi ha portato Lucio Corsi in tv
La scalata verso il successo di Lucio Corsi è continuata nel 2020 grazie a Daria Bignardi. La storica conduttrice l’ha portato in tv sul Nove con tutta la band, dov’è stato ospite fisso nel programma L’Assedio. Un altro album è arrivato nel 2023, La gente che sogna. Nel 2024, il singolo Tu sei il mattino è stato incluso nella colonna sonora della serie Vita da Carlo di Carlo Verdone.
Al Festival di Sanremo Lucio Corsi ha fatto parlare molto di sé. La sua genuinità ha fatto pensare a molti telespettatori che non lo conoscevano prima, esattamente quanto scritto nel post dell’Eurovision Song Contest: “Eri proprio quello di cui avevamo bisogno stasera”.
Volevo essere un duro ha avuto un importante nella vita di un bambino di nove anni con mutismo selettivo. La madre aveva scritto sotto a un post del cantante che una mattina, mentre andavano a scuola, in radio era passata la sua canzone e il figlio aveva cominciato a canticchiarla.
L’artista si è differenziato anche per il look e soprattutto per il trucco: un immancabile cerone bianco sul viso. Scelta questa, che si ispira al teatro e del circo. In questo mondo gli artisti utilizzano questo tipo di maschera per enfatizzare le emozioni. Questa maschera sul viso non solo enfatizza le espressioni facciali, ma le rende anche meglio visibili a tutti gli spettatori, anche quelli che siedono alle ultime file.