Dalla modalità “in sola lettura” all’apertura del canale per l’invio. Ora ci siamo, la dichiarazione dei redditi precompilata 2025 è pronta al lancio.
La conferma è giunta direttamente dall’Agenzia delle Entrate: semaforo verde, spalancata la strada per spedire la dichiarazione 730 o Redditi. Il metodo sembrerebbe funzionare alla perfezione, tanto che si è registrato un +25% degli accessi rispetto allo scorso anno.
Ma cosa significa che i modelli sono ora pronti al lancio, come comunicato dall’Ade? In pratica i documenti da adesso possono essere eventualmente integrati, modificati o restituiti così come predisposti dal Fisco. Nelle prime due settimane (30 aprile-14 maggio) sono oltre 4 milioni e 200mila gli accessi registrati all’applicativo. Come già accennato si tratta del 25% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Moltissimi cittadini, dunque, hanno utilizzato la prima finestra temporale per consultare le informazioni precaricate e tenersi pronti allo start di oggi. Per permettere a tutti di sapere quali sono i passi principali per poter visualizzare e modificare la propria precompilata, un breve video pubblicato oggi sul canale YouTube dell’Agenzia fornisce un rapido promemoria con tutte le informazioni fondamentali, dalla A di accesso alla I di invio.
Dichiarazione dei redditi precompilata 2025, le informazioni già trasmesse
Bisogna ricordare che coloro che non hanno dimestichezza con l’applicativo possono delegare un familiare o una persona di fiducia. In totale, sono circa 1 miliardo e 300 milioni le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso. La scadenza per l’invio sulla piattaforma, gestita dal partner tecnologico Sogei, è fissata al 30 settembre per il modello 730 e al 31 ottobre 2025 per Redditi persone fisiche.
I contribuenti possono accedere all’applicativo, fare eventuali integrazioni o modifiche o accettare il modello senza variazioni e procedere quindi al click finale. Per chi può presentare il 730, è sempre attiva la modalità di compilazione semplificata. È un’interfaccia semplice che guida l’utente alla visualizzazione e alle eventuali modifiche. Non è più il cittadino a dover conoscere quadri, righi e codici, ma il sistema a inserire “al posto giusto” eventuali nuove informazioni.
Da quest’anno è più ampia la platea dei potenziali utilizzatori del modello 730. Le persone fisiche non titolari di partita Iva, infatti, possono utilizzare la dichiarazione semplificata anche per i redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria, che prima dovevano necessariamente transitare per il modello Redditi.
Anche quest’anno, è possibile delegare un familiare o un’altra persona di fiducia a operare online nel proprio interesse: per farlo, basta utilizzare l’apposita funzionalità disponibile nella propria area riservata. In alternativa, si può inviare una pec o ancora presentare la richiesta a un qualunque ufficio dell’Agenzia.