Perché e come Napoli è stata scelta come sede dell’America’s Cup, cos’è la Vecchia Brocca e se è davvero un’enorme opportunità

La notizia da questa mattina sta facendo il giro del mondo: Napoli, capoluogo della Campania, ospiterà la 38esima edizione dell’America’s Cup nel 2027.

Ma di cosa si tratta, e come e perché la città partenopea è stata designata? E soprattutto, la sfida che attende Napoli, che ha due anni per preparare al meglio l’accoglienza, rappresenta davvero una grande opportunità?

Luna Rossa America's Cup
Perché e come Napoli è stata scelta come sede dell’America’s Cup, cos’è la Vecchia Brocca e se è davvero un’enorme opportunità (ANSA FOTO) – Notizie.com

Partiamo da ciò che si intende quando si parla d America’s Cup di vela. Parliamo del trofeo sportivo più antico del mondo, risalente addirittura al 1851. La prima regata si svolse il 22 agosto di quell’anno. A vincere quella che si chiamava Coppa delle 100 ghinee fu la goletta America comandata dal commodoro John Cox Stevens del New York Yacht Club. La competizione si tenne nelle acque del Solent, un braccio di mare che separa l’Isola di Wight dalla terraferma della Gran Bretagna fino al 1856.

Per 14 anni non si svolsero regate, poi nel 1870 la competizione riprese e le fu dato il nome di Coppa America, in omaggio alla goletta del commodoro Stevens. Da quel momento, con l’unica interruzione dal 1937 al 1958, a causa della Seconda guerra mondiale e dei suoi sviluppi, è cominciata la storia della Coppa detta anche Vecchia Brocca arrivata fino alla 38esima edizione che si svolgerà a Napoli.

America’s Cup, Team New Zealand è detentrice del trofeo

Bisogna prima di tutto specificare che Team New Zealand, detentrice del trofeo, aveva diritto a scegliere la sede dopo aver vinto la sua terza Coppa consecutiva a Barcellona lo scorso anno. Su Napoli si è virato dopo la decisione di non riportare la coppa in patria, ad Auckland, a causa di difficoltà finanziarie. Il Team non è riuscito a ottenere il sostegno necessario dal governo neozelandese.

Anche l’amministrazione comunale di Barcellona, in Spagna, sede dell’ultima edizione, ha deciso di non candidarsi per ospitare un’altra Coppa pochi giorni dopo che Team New Zealand aveva completato il suo three-peat (la vittoria di tre titoli consecutivi). Adducendo anche in questo caso costi elevati e in mezzo a proteste contro il cosiddetto sovraffollamento turistico. Tutto ciò ci dovrebbe spaventare? Forse. Ma c’è da dire che la vetrina offerta da un evento come la Louis Vuitton 38th America’s Cup è pari o superiore persino ai mondiali di calcio.

America's Cup
America’s Cup, Team New Zealand è detentrice del trofeo (ANSA FOTO) – Notizie.com

Napoli dovrà farsi trovare pronta ad accogliere la più importante competizione velica del mondo. Quest’anno ricorrono i 2500 anni dalla fondazione della città, e nel 2026 il capoluogo campano sarà Capitale europea dello Sport. Di mezzo c’è un panorama mozzafiato e uno dei golfi più belli al mondo impaziente di accogliere le imbarcazioni che si contenderanno la Vecchia Brocca.

Ma c’è anche la scommessa di una complessa opera di bonifica e riqualificazione di Bagnoli, dove dovrebbero avere “casa” i team. Il sindaco Gaetano Manfredi, ovviamente entusiasta, ha detto che l’opera è già avviata e procede secondo il programma. Entusiasta è anche il cosiddetto “defender” dell’America’s Cup del Team New Zealand, l’amministratore delegato Grant Dalton: “In Italia c’è uno spirito vero e un orgoglio assoluto che rendono appropriato ospitare qui la prossima America’s Cup”.

Il caso di Bagnoli, l’inchiesta infinita

E se Auckland e Barcellona si sono di fatto eliminate da sole, Napoli ha comunque superato la concorrenza di Atene e di un’altra città italiana, Cagliari. La gara si svolgerà nelle acque tra Castel dell’Ovo e Posillipo. Le basi dei team, come già detto, dovrebbero essere a Bagnoli, in un’area urbana riqualificata sul piano ambientale. Qui sorgeva uno stabilimento siderurgico. L’area, dopo la chiusura, è stata interessata da numerose inchieste e scandali riguardanti la futura bonifica.

Ad ottobre 2024 la Corte d’Appello ha scagionato tutti gli imputati a processo per disastro colposo, ma a gennaio la Procura generale ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione.

Stabilimento Bagnoli
Il caso di Bagnoli, l’inchiesta infinita (ANSA FOTO) – Notizie.com

In bilico c’è la posizione di ex amministratori e tecnici di Bagnoli Futura, la società partecipata del Comune di Napoli incaricata del progetto. Progetto che, secondo l’accusa, tra il 2005 e il 2013, invece di risanare l’ex sito industriale ha causato danni ambientali significativi.

La scelta dell’Italia e, in particolare, di Napoli come sede della 38esima edizione dell’America’s Cup – ha detto Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani – rappresenta per l’intera Nazione una straordinaria opportunità di valorizzazione, sviluppo e crescita del territorio che ospiterà gli eventi, con l’impegno da parte nostra di allargare i benefici, promuovendo anche iniziative, progetti e misure a supporto dell’educazione e dell’economia del mare“. Assolutamente, aggiungiamo noi. Ma ci sarà molto da lavorare prima di accogliere e tifare per la nostra Luna Rossa.

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