Il siparietto in Vaticano tra Papa Leone XIV e Sinner: “Giochiamo a tennis?”, la risposta esilarante del Santo Padre all’incontro.
Prima dei leader della politica, Papa Leone XIV ha voluto incontrare Jannik Sinner, il numero uno al mondo del tennis. Lo ha fatto dopo la partita di martedì 13 maggio, con la quale si è qualificato ai quarti di finale degli Internazionali e soprattutto… in seguito al “botta e risposta” mediatico e a distanza.
A chiedere di essere ricevuto, ovviamente è stato Sinner, ma riavvolgiamo il nastro. Tutto è cominciato in occasione dell’incontro tra Leone XIV e cinquemila giornalisti provenienti da tutto il mondo, al termine del quale uno di loro ha proposto al Pontefice di organizzare una partita a tennis di beneficenza per le pontificie opere missionarie.
A questa domanda, il successore di Pietro aveva risposto: “Certo, va bene. Basta che non porti Sinner”, scherzando sul fatto che con il numero uno al mondo del tennis di certo non avrebbe vinto e anche sul doppio senso con l’inglese, perché il cognome del campione si traduce peccatore in italiano.
Il siparietto a distanza era continuato durante la conferenza stampa di Jannik Sinner, quando un altro cronista gli aveva posto la stessa domanda: “Giocare col Papa? Perché mi dovete mettere in difficoltà?”, aveva risposto lui, aggiungendo di aver “saputo che ha giocato a tennis, è una cosa bella per noi tennisti, avere un Papa a cui piace lo sport”.
Il siparietto divertente tra il Papa e Sinner: “Giocare qui? Meglio di no”
A questo punto, approfittando del giorno di pausa in attesa di sapere se giocherà contro Munar o Ruud, Sinner ha chiesto un incontro con Papa Leone XIV. In Vaticano il campione è arrivato insieme con Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, i genitori Hanspeter e Siglinde e la famiglia del numero uno della FITP.
Sinner ha regalato una racchetta al Papa, che gli ha chiesto sorridendo: “Questa è la sua racchetta?”, e lui ha risposto: “È molto simile alla mia, cambia solo un po’ il colore”.
Non sono mancati momenti di ilarità, quando il tennista, richiamandosi anche alla passione del Santo Padre per il tennis, mostrandogli una pallina, gli ha chiesto: “Vogliamo giocare un po’?”. E lui, guardandosi intorno nella stanza piena di opere d’arte, ha risposto: “Lasciamo stare, qui è meglio di no”.
Leone XIV ha dimostrato di seguire gli Internazionali d’Italia, ricordando a Sinner la vittoria di ieri e chiedendoli le sue sensazioni: “Ora siamo in gioco”, ha risposto lui. “All’inizio era un po’ difficile, lo sapevamo. Ora, con tre partite, siamo in gioco”.
Alla visita in Vaticano, Binaghi ha portato con sé la tessera della Federazione per regalarla al Santo Padre, il trofeo della Coppa Davis vinto a Malaga alle Nazionali Azzurre Maschili e Femminili nel 2024, e quello della Billie King Cup. “Coraggio”, ha detto il Papa al termine della riunione privata, e ha anche ringraziato Sinner: “È stato un grande piacere”.