Perché sono stati uccisi Emanuele Tufano ed Emanuele Durante: l’assurda guerra per il potere tra i vicoli di Napoli

Gruppi criminali emergenti composti da giovanissimi, finanche minorenni poco più che bambini, con l’obiettivo di impadronirsi di interi pezzi della città di Napoli.

Omicidio Emanuele Durante
Perché sono stati uccisi Emanuele Tufano ed Emanuele Durante: l’assurda guerra per il potere tra i vicoli di Napoli (CARABINIERI FOTO) – Notizie.com

Sarebbe in questo contesto che sono maturati gli omicidi di Emanuele Tufano, ucciso a soli 15 anni nell’ottobre scorso, e di Emanuele Durante di 20 anni, ammazzato il 15 marzo. Delitti commessi con metodo tipicamente camorristico.

Nelle scorse ore la svolta per i due omicidi strettamene connessi tra loro. La squadra mobile ed il Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Napoli hanno eseguito tre diverse ordinanze di custodia cautelare, due emesse dal gip partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia (Dda) e una dal gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il blitz ha portato all’arresto di sedici persone, tra cui sei minorenni.

Napoli, i dettagli dell’omicidio di Emanuele Durante

Partiamo da Tufano, ucciso il 24 ottobre scorso nel corso di un gravissimo conflitto a fuoco, iniziato in via Antonietta De Pace e conclusosi in via Carminiello al Mercato. Protagonisti due gruppi contrapposti di giovani, alcuni dei quali minorenni, provenienti dai quartieri Sanità e Mercato. Con le tipiche modalità della criminalità organizzata, si sono affrontati utilizzando almeno cinque armi.

I baby camorristi hanno esploso numerosi colpi di pistola gli uni contro gli altri, ad altezza d’uomo e con l’intenzione di uccidere. Stando a quanto accertato dagli investigatori, il 15enne sarebbe rimasto ucciso per errore da uno dei componenti del suo stesso gruppo della Sanità. In questo caso la squadra mobile ha identificato ben quattordici persone (tra cui sei minorenni) che hanno partecipato allo scontro armato, destinatarie del provvedimento cautelare.

Omicidio Durante
Napoli, i dettagli dell’omicidio di Emanuele Durante (CARABINIERI FOTO) – Notizie.com

Per quanto riguarda Emanuele Durante, i carabinieri hanno dimostrato che il fatto di sangue è stato deciso, approvato ed attuato da soggetti appartenenti al gruppo camorristico Sequino del quartiere Sanità. Un gruppo recentemente ricostituitosi per il ritorno in libertà di una serie di affiliati, tra i quali l’indagato Salvatore Pellecchia, figlio di Silvestro, fratello di Maria Grazia, madre di Emanuele Tufano.

Gli indagati avrebbero maturato la decisione di uccidere Durante non solo per vendicare la morte di Tufano, ma soprattutto per dimostrare la permanenza della egemonia del clan Sequino sul territorio. Il tutto “a fronte di eventi che, – si legge in una nota diffusa dai carabinieri – seppur non strettamente attinenti a dinamiche di contrasto con altri sodalizi o ad epurazioni interne, nell’ottica del potere criminale minavano l’immagine e la credibilità dei Sequino, tenuto conto dei legami di uno degli indagati con la vittima e dei comportamenti ritenuti profondamente offensivi da parte degli autori del conflitto appartenenti al quartiere Sanità, mostratisi reticenti e irrispettosi nei riguardi del clan Sequino”.

Alle indagini hanno contribuito anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Un video, di 1 minuto e 9 secondi, ha ripreso le fasi dell’omicidio di Emanuele Durante, tra l’altro imparentato con Annalisa Durante, vittima innocente delle lotte tra clan. Il video inizia con una sorta di sopralluogo fatto da alcuni uomini in scooter. C’è la smart nera parcheggiata, di Durante, poi la scena del delitto in via Santa Teresa degli Scalzi.

Due in scooter affiancano la smart lato guidatore. Il passeggero dello scooter esplode un colpo (si intravede la fiammata) I due fuggono. Durante è ferito. Tampona l’auto davanti e poi perde lentamente il controllo della Smart, andando alla deriva nella corsia di marcia opposta. Sarà accompagnato in ospedale da un passante e dalla ragazza che era in auto con lui ma non ci sarà nulla da fare.

Gestione cookie