Myrta Melino e altri vip coinvolti senza saperlo in una truffa online di cryprovalute. L’avvocata: “Rischi altissimi”.
La giornalista di Pomeriggio 5 è solo una delle vittime di una lunga lista di personaggi famosi utilizzati per pubblicizzare siti di truffe online. Avete presente quando su internet trovate un nome famoso associato a frasi a effetto come “Arrestato”, “Ecco come si guadagna un milione di euro” o cose del genere? Non dategli credito anche se le pagine utilizzate sono simili (ma non le stesse) a quelle di testate giornalistiche accreditate come La Repubblica.
Spesso troviamo dei banner che una volta cliccati ci portano su fantomatici articoli di giornali noti come La Repubblica o Il Corriere della Sera, anch’essi vittima dei cybercriminali, dove vengono dette cose alquanto improbabili su personaggi di fama nazionale come appunto Myrta Merlino. A una visione più attenta però ci possiamo rendere conto subito di essere di fronte a una trappola. La url in cima al pezzo è solitamente strana e non riporta il nome di quel giornale, mentre il classico menù presente sull’header non è cliccabile.
Sara Testa Marcelli, avvocato, ha spiegato a Notizie.com quali reati compie chi diffonde questo tipo di notizie, partendo da quello che nessuno avrebbe pensato: “Le violazioni sono molteplici sia per quanto riguarda il campo civile che il penale. Per prima cosa queste pagine, dal punto di vista del Garante della Privacy, ledono la finalità del trattamento dei dati personali. Ogni sito internet deve avere una privacy e un disclaimer che indichi quali sono i dati trattati e chi è il responsabile del trattamento dei dati. Potrebbero già solo per questo essere segnalati”.
L’avvocato sulla truffa delle criptovalute coi vip
Vi chiederete l’obiettivo di queste truffe qual è, semplice, si cerca di far credere alle persone che si possono fare soldi facilmente e che a farli sono stati personaggi poi diventati famosi. Tante volte troviamo anche screenshot di fantomatici conti in banca che gli stessi avrebbero mostrato in diretta televisiva. Addirittura, a volte, ci si serve dell’intelligenza artificiale per vedere questi vip parlare e promuovere un prodotto come fossero veramente loro.
Andiamo però avanti con la spiegazione dell’avvocato: “Va poi detto che chi compie questo atto si sta appropriando di un marchio registrato con violazione della disciplina sulle proprietà intellettuali, chi vuole autorizzare un marchio, infatti, deve essere autorizzato. Passiamo poi al reato di diffamazione sia verso il personaggio che verso il giornale in questione, si sta cercando di indurre il lettore ad associare un fatto a un vip e questo a un marchio”.
Come si procede? Sara Testa Marcelli è chiara: “Per la violazione sulla privacy può arrivare segnalazione da qualsiasi utente al Garante della privacy questo potrebbe aprire un’inchiesta, un procedimento di ordine amministrativo che culmina o con l’archiviazione o con la sanzione. In caso di quest’ultima si parla di cifre davvero molto importanti. Per la diffamazione si parla di reato perseguibile a querela dove sia il soggetto in questione che la casa editrice possono fare una denuncia contro ignoti”.
Ma come difendersi dalle truffe sulle Criptovalute?
La truffa che vi abbiamo appena descritto, e che coinvolgono numerosi personaggi famosi, è legata al mercato delle criptovalute, un panorama sempre più inflazionato tra i truffatori. Ma cosa possiamo fare per capire se ci troviamo di fronte a una situazione critica?
Il primo campanello d’allarme è legato alla promessa di alti rendimenti e indipendenza finanziaria, in realtà non è possibile garantire dei successi sicuri e guadagni “tre volte l’investimento garantito”.
Per seconda cosa accertatevi di essere su un sito web non approssimativo, molto spesso ci si trova di fronte a improbabili url destinate a durare solo poche settimane fino al raggiungimento dello scopo e cioè spillare soldi alla gente. Importante è anche il white paper, che tutte le criptovalute serie hanno coi fondatori che ne spiegano scopo e funzionamento.
Assicuratevi che ci siano anche delle informazioni precise sul team aziendale e del provider di hosting oltre verifica del sito web senza dimenticare i termini di accordo con l’exchange che deve essere chiaro.