Da destra si tende la mano: “Troppo odio, Berlinguer avversario leale…”

Da deputati di centrodestra si cerca di calmare l’atmosfera, da Barelli e Ciriani: a sinistra mancano le idee e usano la Resistenza come martello politico

Una clima di esasperazione e di odio che si sta trascinando da prima il 25 aprile, durante la Liberazione e continua dello stesso tenore. Politici, artisti e tanti che non fanno che soffiare sul piccolo fuoco per farlo diventare sempre più un grosso incendio. Da Pescara, dove c’è stata la convention di Fratelli d’Italia, la risposta che arriva è tutt’altro che rancorosa anzi si prova a tendere la mano e a cercare di calmare un’atmosfera che rischia di esasperarsi per quanto già succede nel mondo, vedi Ucraina e Israele, e anche con l’avvicinarsi delle elezioni europee. E i segnali di distensione arriva da Barelli e Ciriani che cercano di partire ricordando una persona come Berlinguer, il modello della sinistra, il nemico storico ma “avversario leale“.

Il leader
Il parlamentare di Forza Italia e presidente della Fin Barelli (Ansa Notizie.com)

 

Ha colpito molto il tributo che da Pescara è partito per Enrico Berlinguer, un mito per la sinistra, ma da Fratelli d’Italia e dalla platea che c’era a Pescara, anche tanti giovani e persone che Berlinguer l’hanno conosciuto e vissuto da avversario, e lo stesso Luca Ciriani, ministro per i rapporti del Parlamento, ne esalta la dimostrazione e la riconoscenza: “La standing ovation dedicata da Fratelli d’Italia a Berlinguer è anche un messaggio per le piazze calde che ci sono in questo momento. Fratelli d’Italia ha capito che è il momento di esasperare ma di calmare la situazione, almeno noi, e ribadisco noi, l’abbiamo capito, altri non lo so…“.

“La sinistra usa la Resistenza come clava politica”

Il ministro
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (s) e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani alla Camera (Ansa Notizie.com)

 

Dalla sinistra i messaggi non sembrano essere proprio distensivi, almeno è quello che avverte Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera e spiega con un pizzico di rancore: “Incredibile la retorica sulla Resistenza è diventata una clava elettorale, per coprire la pochezza di contenuti a sinistra. Un torto gigantesco a chi la Resistenza l’ha combattuta in prima linea. Vista l’alternativa, è logico che molti, anche alle urne, “riscoprano” i principi di Berlusconi. Un uomo che sapeva unire, mentre oggi il Partito democratico parla solo alle minoranze rumorose e livorose”.

E sente la mancanza del Cavaliere che oggi secondo il deputato “Silvio Berlusconi manca a tutti. Anche agli insospettabili“. In questo momento la sua assenza con questo clima di odio si sta facendo sentire, secondo il presidente della Fin e deputato di Forza Italia: “In un momento così complicato, anche a livello internazionale, i principi portati avanti da Berlusconi sono ancora attuali, spendibilissimi“.

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