Parla Pietro Colapietro è il segretario del Silp che al quotidiano Il Foglio spiega per bene cosa sta accadendo
Polemiche a non finire. Chi parla e non capisce che il momento è delicato, soprattutto quando di messo ci sono agenti delle forze dell’ordine che cercano di fare il proprio lavoro, tentando di usare la legge, senza mai prevaricarla o fare qualcosa che non deve essere fatto. E a chi sostiene che ci sia una regia da dietro, è la polizia stessa che reagisce, e in malo modo. “Ma quale mandante delle manganellate di Pisa, ma quale regime, ma basta con queste fesserie. L’Italia non diventerà il Cile di Pinochet. Il clima si sta surriscaldando nelle piazze ma va raffreddato, non alimentato“, dice con forza e anche un pizzico di amarezza Pietro Colapietro, il segretario del Silp, il sindacato dei lavoratori della Polizia della Cgil al quotidiano Il Foglio.
Non ne può più di dover spiegare, come non ne possono più gli stessi poliziotti che vengono guardati male, quando in realtà non fanno altro che cercare di svolgere il loro lavoro. E la difesa parte di default, anche perché è il lavoro che fanno tutti i giorni, cercare di garantire l’ordine nelle strade nella vita quotidiana e far passare i poliziotti come se fossero degli agenti che vanno a comando di questo o quel governo, non piace a nessuno, soprattutto alle forze dell’ordine. “La gestione dell’ordine pubblico deve essere sottratta alla campagna elettorale di tutte le forze politiche, si fa un danno alle forze dell’ordine“, insiste il segretario del Silp.
“I poliziotti rispondono unicamente e solo alla Costituzione, non ai politici…”
Non è stato bello, a sentire Colapietro, nemmeno le parole pronunciate dalla Meloni, con quel “è pericoloso far mancare il sostegno alla polizia” da parte delle Istituzioni che sono passate un po’ come se fosse a coprire qualcosa che il capo dello stato Sergio Mattarella avesse detto o fatto contro le forze dell’ordine. Parole, quelle della Premier, che non hanno proprio rassicurato Colapietro che riflette: “Perché instillare negli agenti di Polizia il dubbio che il loro presidente della Repubblica non li difenda, per me, è grave, anche perché poi neanche è vero“, le parole di Colapietro che cerca di far capire il momento e il problema.
Il segretario del Silp ci tiene a ribadire e sottolineare un aspetto, anche perché tutto quello che sta passando, si tratta di “uno scontro tutto politico” e loro, la Polizia, in questa situazione non ci vogliono proprio entrare. Far passare gli agenti come se fossero lì a prevaricare la legge è una cosa assurda, anche perché la Polizia “risponde solo e unicamente alla Costituzione, non certo ai politici, chiunque essi siano“