Il direttore del Fatto Quotidiano non si risparmia e va giù pesante sul Premier: “O dice che non vuole essere eletto al Quirinale o risponde”
Non le manda mai a dire. Sempre diretto e mai banale, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Il giornalista, a quanto si apprende, non era tra gli invitati alla conferenza stampa del presidente del Consiglio che ha tenuto insieme al Ministro della salute Roberto Speranza e a Franco Locatelli, coordinatore del comitato tecnico scientifico. Il Premier ha cominciato l’incontro con i giornalisti, dove Travaglio era assente perché, forse ritenuto scomodo, mentre invece, tra gli altri, c’era Lucia Annunziata, premettendo che non avrebbe risposto a domande sul Quirinale.
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Una vicenda che ha mandato su tutte le furie il direttore del Fatto che, durante la trasmissione Otto e Mezzo condotta da Lilli Gruber, ha risposto per le rime: “Per tutto il giorno il suo ufficio stampa ha invitato i giornalisti che partecipavano alla conferenza stampa di non fare domande sul Quirinale, ma per fortuna un paio di loro hanno contravvenuto a questo invito, tanto che Draghi si è parecchio infastidito per questa cosa. Credo che sia legittimo rispondere alle domande nel modo che più si ritiene opportuno, ma chiedere ai giornalisti di non farle penso che sia illegittimo, credo sia una roba da Corea del Nord e non da una democrazia occidentale“.
“Non volendo rispondere alle domande, vuol dire che vuole il Quirinale”
Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, sull’atteggiamento del presidente del Consiglio ci sono due casi, dai quali non si scappa. “Sono due le cose, o Draghi non vuole partecipare alla corsa per il Quirinale e non deve far altro che dirlo, in modo tale che i partiti si mettono l’anima in pace e vanno altrove e su altri nomi, oppure, come credo, lui non vuol rispondere alle domande sul Colle perché invece ci vuole andare, eccome. Dato che non ha risposto, ci tiene tanto, anche perché su questo ridicolo ordine di scuderia non ha fatto altro che rafforzare la sua autocandidatura al Quirinale“.
Travaglio non si placa e sull’argomento va giù pesante: “Potevo capire, e non l’avrei capito, ma potevo capire un simile atteggiamento se mancassero due o tre mesi, ma siccome alle elezioni per il Quirinale mancano due settimane, e dopo il macigno lanciato da Berlusconi, sarebbe il caso di parlare chiaro e non essere così imbarazzante come è il nostro presidente del Consiglio, anche per le cose che ha detto sul Covid in conferenza stampa“.
#ottoemezzo Marco Travaglio attacca Mario Draghi: “Chiedere ai giornalisti di non fare le domande è roba da Corea del Nord” https://t.co/KWzpWjeCfd
— La7 (@La7tv) January 10, 2022