Un’azienda del settore biotech ha annunciato l’arruolamento del primo paziente con malattia di Parkinson avanzata per un nuovo e avveniristico studio europeo.
L’iniziativa è firmata Zambon Biotech, azienda biotech parte del gruppo Zambon impegnata nella creazione di farmaci innovativi orientati al paziente tramite lo scouting, l’acquisizione, il licensing e lo sviluppo di nuove molecole. Lo studio europeo è di Fase 3b Adip (Ipx203 in Advanced Parkinson’s disease), progettato per valutare l’efficacia e la sicurezza di Ipx203 rispetto alla levodopa/carbidopa a rilascio immediato. 
Ipx203 è una nuova formulazione orale a rilascio modificato, sviluppata per il trattamento della malattia di Parkinson, la patologia neurologica a più rapida crescita a livello mondiale secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Ipx203 contiene granuli a rilascio immediato e sfere a rilascio prolungato, che consentono sia un rapido inizio d’azione sia una durata prolungata del beneficio.
Lo scorso anno, Zambon Biotech ha siglato un accordo di licenza esclusiva con Amneal Pharmaceuticals per Ipx203 nell’Unione Europea, nel Regno Unito e in Svizzera. Zambon ha presentato la domanda di autorizzazione regolatoria per Ipx203 all’Ema nel giugno 2025.
Knecht: “Urgente bisogno di nuove terapie”
“L’arruolamento del primo paziente nel nostro studio Adip di fase 3b rappresenta una tappa fondamentale per la nostra impresa e per le persone che convivono con la malattia di Parkinson, le quali hanno urgente bisogno di nuove terapie in grado di migliorare davvero la qualità di vita e gli esiti terapeutici”, ha dichiarato Mathias Knecht, chief medical officer di Zambon Biotech.
Adip è uno studio clinico di fase 3b, in aperto, randomizzato e con comparatore attivo, progettato per valutare efficacia e sicurezza di Ipx203 in pazienti con Parkinson avanzato e fluttuazioni motorie. Lo studio mira a confrontare Ipx203 con la levodopa-carbidopa a rilascio immediato standard, focalizzandosi sul miglioramento del tempo “on” e sulla riduzione del tempo “off” tramite schemi posologici personalizzati. 
A differenza degli studi precedenti, Adip consente intervalli di somministrazione adattati alle esigenze individuali dei pazienti. Questo approccio flessibile dovrebbe migliorare il controllo dei sintomi e gli esiti complessivi per i pazienti.
“Grazie alle capacità del nostro gruppo e la competenza consolidata nell’area del sistema nervoso centrale, in particolare nella malattia di Parkinson, riteniamo che Ipx203 possa rappresentare un’opzione terapeutica preziosa in Europa per migliorare la vita dei pazienti affetti da Parkinson da moderato a grave”, ha dichiarato Frank Weber, chief executive officer di Zambon Biotech.





