Manovra, è il giorno della fiducia e del maxiemendamento: cosa significa? Perché la maggioranza “deve” votare sì

Comincerà oggi la procedura riguardante la questione di fiducia sull’approvazione del maxiemendamento presentato in Senato. La richiesta è stata formalizzata dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Ma cosa significa? Per maxiemendamento si intende un provvedimento che accorpa tutte le modifiche in un unico articolo. Di conseguenza diviene il nuovo testo sul quale il Parlamento è chiamato ad esprimersi. Con la questione di fiducia il governo, in questo caso di Giorgia Meloni, ha legato l’approvazione della manovra alla sopravvivenza politica dell’esecutivo. La maggioranza è quindi politicamente obbligata a votare sì, altrimenti in governo cadrebbe.

La manovra in Senato
Manovra, è il giorno della fiducia e del maxiemendamento: cosa significa? Perché la maggioranza “deve” votare sì (ANSA FOTO) – Notizie.com

Dunque a partire da domani il Senato bloccherà il dibattito sugli emendamenti e voterà in un’unica soluzione, non articolo per articolo. La questione di fiducia non è una novità per la Legge di bilancio.

L’esecutivo ricorre alla procedura quando i tempi sono stretti per scadenze finanziarie o politiche, quando c’è il rischio che la maggioranza si spacchi. O quando si vuole evitare l’ostruzionismo dell’opposizione attraverso emendamenti e lunghi dibattiti su ogni aspetto della manovra.

Il dietrofront sulla stretta sui lavoratori sottopagati

Ieri dopo una lunga giornata in Aula e dopo molteplici interlocuzioni all’interno del governo, è arrivato il dietrofront sulla stretta sui lavoratori sottopagati, che sarà stralciata dal maxiemendamento alla Legge di bilancio. La misura avrebbe ridotto da tre a un anno il tempo per poter ricoprire un ruolo dirigenziale nel privato dopo un incarico apicale nella Pubblica amministrazione nello stesso settore.

Niente da fare anche per la misura che prevedeva, viceversa, che fosse possibile, per incarichi commissariali, straordinari o temporanei, derogare dal divieto di ricoprire ruoli nella Pa dopo aver avuto incarichi in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione stessa. È poi saltata la norma che prevede che non basti più un ricorso davanti ad un giudice per vedersi riconoscere gli arretrati a finire nel mirino delle opposizioni.

Il Ministro Giancarlo Giorgetti
Il dietrofront sulla stretta sui lavoratori sottopagati (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ci sono state anche battaglie condivise fra i partiti alleati alla guida del Paese. Come quelle che hanno puntato a rafforzare il raggio di azione degli interventi sulla casa e la scuola. E proprio fra le novità più inaspettate nella volata finale la maggioranza ha, ad esempio, trovato l’intesa e le risorse per far salire fino a 200mila euro il valore catastale della prima abitazione ai fine Isee.

Il Partito democratico fino all’ultimo ha stigmatizzato le lentezze del Tesoro, in commissione prima e in Aula poi. A meno di 24 ore dal voto finale con tanto di fiducia in Senato non c’è traccia del maxiemendamento. A fare polemica, nelle ultime ore, anche il “blitz che reintroduce la caccia selvaggia“. Le opposizioni puntano però i riflettori in particolare sulla stretta sui lavoratori che era già stata “sventata” qualche mese fa grazie a una “battaglia estiva”.

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