Abuso di posizione dominante. È questa l’accusa mossa dall’Antitrust nei confronti della compagnia aerea Ryanair, che ha portato ad una sanzione di oltre 255 milioni di euro.
Secondo l’Autorità italiana, presieduta da Roberto Rustichelli, la società irlandese avrebbe attuato una strategia abusiva nell’offerta di servizi aerei nazionali ed europei da e per l’Italia. Strategia che avrebbe permesso a Ryanair di ostacolare le agenzie viaggio che utilizzano i suoi voli come input per l’offerta di servizi turistici. Nello specifico, sono due le aziende multate: Ryanair Dac e Ryanair Holdings plc. 
Nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato il periodo che va da aprile 2023 ad almeno aprile 2025. La posizione dominante deriverebbe, oltre che da quote di mercato significative (38-40% dei passeggeri trasportati nell’insieme di rotte da/per l’Italia) e in continua crescita, anche da numerosi altri indicatori. Tutti contribuiscono ad attribuire a Ryanair un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori. Anche considerando il significativo distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti.
Al termine di un’articolata istruttoria, l’Autorità ha accertato che Ryanair ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e con altri servizi turistici e assicurativi. È emerso che Ryanair ha iniziato, a fine 2022, a vagliare una serie di ipotesi di ostacolo alle agenzie di viaggio.
Blocco dei mezzi di pagamento e cancellazione massiva degli account
Ipotesi che si sono poi concretizzate, a partire da metà aprile 2023, in interventi di intensità via via crescente. In una prima fase, Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale destinate agli utilizzatori dei biglietti acquistati tramite agenzia sul proprio sito. In una seconda fase Ryanair ha bloccato in modo totale o intermittente i tentativi di prenotazione da parte delle agenzie di viaggio sul proprio sito. Ad esempio, attraverso tramite il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account legati a prenotazioni effettuate dalle Ota.
In una terza fase, a inizio 2024, Ryanair ha imposto accordi di partnership alle Ota e, in seguito, di Travel agent direct alle agenzie fisiche, con condizioni limitative della possibilità delle agenzie di offrire il volo Ryanair combinato con altri servizi, utilizzando quale strumento di “persuasione” il blocco intermittente delle prenotazioni e un’aggressiva campagna di comunicazione nei confronti delle Ota che non sottoscrivevano questi accordi. 
Ad aprile 2025, Ryanair, rendendo disponibile alle Ota la soluzione completa whitelabel iFrame, ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici.
“Le condotte accertate, in definitiva, – si legge in una nota dell’Antitrust – hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta, esercitata dalle agenzie stesse e, di conseguenza, la qualità e quantità di servizi turistici offerti ai consumatori”.





