L’agguato costato la vita al difensore del Barcellona Guayaquil Mario Pineida e alla sua compagna si inserisce in una spirale di violenza senza precedenti.
Il calciatore Mario Pineida, 33enne difensore del Barcelona Guayaquil, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in Ecuador insieme alla sua compagna. Ferita la madre. La conferma dell’identità dello sportivo è giunta dal Ministero dell’Interno. 
Il Barcelona Guayaquil ha dichiarato in una nota che i suoi tifosi sono addolorati per la morte di Pineida. Nato nella provincia di Santo Domingo de los Tsáchilas, aveva 33 anni. I media ecuadoriani hanno riferito che l’incidente è avvenuto nella regione di Samanes, all’estremità settentrionale di Guayaquil, che si trova a 265 chilometri a sud-ovest della capitale Quito.
La sparatoria si è verificata nel pomeriggio di ieri 17 dicembre, intorno alle 16 e 30, nel nord di Guayaquil, all’esterno di una macelleria. Lì sarebbero giunti a bordo di un suv Pineida insieme alla compagna e alla madre. Dopo aver sparato, gli aggressori sono fuggiti in una direzione sconosciuta. Non è ancora chiaro se i malviventi volessero effettuare una rapina o se nel mirino dei killer ci fosse proprio il calciatore.
Il sindaco di Guayaquil: “Un grande uomo, Mario. Che tragedia”
Pineida ha iniziato la sua carriera professionistica nell’Independiente del Valle, dove ha giocato dal 2010 al 2015. Si è poi trasferito al club della città costiera di Guayaquil nel 2016, dove ha vinto due titoli di campionato. Il difensore ha anche trascorso una breve parentesi al Fluminense brasiliano nel 2022. Diverse squadre di calcio ecuadoriane hanno espresso le loro condoglianze per la scomparsa di Pitbull, come era soprannominato.
“Sembra incredibile. – ha dichiarato il sindaco di Guayaquil Aquiles Alvarez, che è anche vicepresidente del club di calcio – Abbiamo condiviso così tanti anni, due campionati e due semifinali di Copa Libertadores. Un grande uomo, Mario. Che tragedia. Che Dio ti conservi nella sua gloria“. 
Secondo l’Osservatorio ecuadoriano sulla criminalità organizzata, si prevede che nel 2025 l’Ecuador vivrà il suo anno più violento di sempre, con oltre 9mila omicidi. La cifra era di 7.063 morti violente l’anno scorso e di 8.248 nel 2023.
Il presidente Daniel Noboa si è impegnato a combattere le organizzazioni criminali che hanno esteso le loro operazioni nel territorio ecuadoriano in relazione ai cartelli internazionali della droga. A novembre, un calciatore sedicenne dell’Independiente del Valle è morto per un proiettile vagante, sempre a Guayaquil. Due mesi prima, Maicol Valencia e Leandro Yépez, entrambi giocatori dell’Exapromo Costa, e Jonathan González, del 22 de Junio, erano morti per ferite da arma da fuoco.





