Sempre più lavoratori si convincono che l’Intelligenza artificiale generativa sarà in grado di sostituirli.
Un vero e proprio terrore, che negli Stati Uniti e in Giappone ha portato tre persone su dieci a credere che entro i prossimi cinque anni l’Ia possa prendere il loro posto alla scrivania. È questo il risultato di una serie di sondaggi ed esperimenti pubblicati di recente sul magazine di settore Hiringlab.org, condotti su lavoratori a tempo pieno nei due Paesi. 
Gli intervistati hanno risposto in maniera simile rispetto al numero di posti che l’Intelligenza artificiale generativa sostituirà nel prossimo futuro. Sia in Giappone sia negli Usa la convinzione è che il 10% dei posti sarà sostituito entro un anno, il 20% entro cinque e il 30% in Giappone e il 33% negli Usa nei prossimi dieci anni.
Un dato curioso è che molti più degli intervistati americani che utilizzano l’Ia nella vita privata rispetto a quelli che non ne fanno uso, credono che essa possa sostituirli al lavoro nei prossimi anni, con una differenza di 5 punti percentuali.
Chi utilizza l’Ia nella vita privata ha più paura di essere sostituito alla scrivania nei prossimi anni
Al contrario, gli utenti privati giapponesi non hanno riportato aspettative più elevate. Questo potrebbe essere collegato al fatto che l’intelligenza artificiale generativa sia più usata negli Stati Uniti (69%) che in Giappone (31%). E dunque la sua dirompenza nel mondo attuale potrebbe essere percepita in maniera diversa.
Il paradosso è quindi che più si utilizza l’Ia generativa, più è temuta. Ma secondo gli esperti di Intelligenza Artificiale spiegata semplice, si sta prendendo di mira il bersaglio sbagliato: “Non dovremmo averne paura ma, piuttosto del fatto di non saperla usare”, hanno spiegato Giacinto Fiore e Pasquale Visconti, fondatori della community sul tema, dedicata a imprenditori e manager e creatori del successo internazionale dell’Ai Week, l’evento sul tema. 
“Il problema reale è che, se molti utilizzano l’Ia generativa per divertimento o questioni personali, sono pochi, anzi, pochissimi, quelli che sono adeguatamente formati per utilizzarla in modo professionale o che possa giovare alla produttività in un’azienda”.
Da qui, l’importanza di organizzare l’evento online, Generative Ai Week, che si è tenuto sulla piattaforma AI Play, durante il quale è stata erogata in forma gratuita una formazione ai professionisti sui principali tool in uso al momento: Gemini Enterprise, Midjourney e ChatGpt, Claude, Canva, Veo3, Perplexity e Lovable.





