Obesità: oltre 20mila morti ogni anno per malattie cardiache. I cardiologi: “Ampliare la rimborsabilità dei farmaci”

Ampliare la rimborsabilità dei farmaci anti-obesità, non solo per i pazienti diabetici, ma anche per quelli che hanno problemi cardiaci.

È questa la richiesta dei cardiologi della Società italiana di Cardiologia, che in questi giorni a Roma sono riuniti in occasione dell’86esimo congresso nazionale.

Uomo obesità
Obesità: oltre 20mila morti ogni anno per malattie cardiache. I cardiologi: “Ampliare la rimborsabilità dei farmaci” – Notizie.com

Questi farmaci si sono rivelati efficaci non solo contro il diabete, ma anche nel proteggere il cuore di chi ha problemi oltre l’eccesso ponderale. L’estensione della rimborsabilità delle nuove cure, chiedono gli esperti, dovrebbe però limitarsi alle categorie a rischio. E non trasformarsi in una spinta ulteriore verso una “scorciatoia” per perdere peso rispetto ai corretti stili di vita.

Ogni anno in Italia si verificano circa 20mila decessi per problemi cardiovascolari in persone obese, “pari a circa 220mila morti per patologie del cuore”. A spiegarlo è stato Perrone Filardi, presidente SIC e direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche avanzate dell’Università Federico II di Napoli.

L’allarme: “Malattie cardiache triplicate nei pazienti obesi”

A livello globale sono stati stimati circa 2 milioni di decessi attribuibili a un indice di massa corporea elevato, cioè a sovrappeso e obesità. E alcuni recenti studi Usa mostrano che la mortalità per malattia cardiaca ischemica correlata all’obesità, è più che triplicata negli ultimi 15 anni, sottolineando un trend preoccupante”.

Il peso eccessivo è la causa anche della metà delle malattie cardiache. Non solo infarto e ictus, ma anche scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, che colpiscono 4 italiani su 10 obesi o in sovrappeso.

Uomo su una bilancia
L’allarme: “Malattie cardiache triplicate nei pazienti obesi” – Notizie.com

Un quadro complessivo allarmanti per cui l’obesità deve essere considerata un nuovo target terapeutico per la prevenzione delle malattie cardiache. Reso possibile grazie alle innovative classi di farmaci anti-obesità che stanno dimostrando benefici che vanno oltre il trattamento dell’eccesso ponderale, con una significativa riduzione dell’incidenza di infarto e ictus”. A parlare è Gianfranco Sinatra, presidente eletto SIC e direttore della Scuola di Specializzazione e della Struttura Complessa si Cardiologia dell’Università di Trieste.

Studi recenti hanno dimostrato che questi farmaci incidono in positivo sulla riduzione del rischio cardiovascolare, il 40%. Ecco perché “aprire alla loro rimborsabilità nei pazienti cardiopatici, e non a chi vuole prenderli come dimagrante estetico, significa garantire equità di accesso alle cure a una categoria di pazienti realmente a rischio”, ha sottolineato Sinatra.

Educazione alimentare: il piano dei cardiologi per sensibilizzare fin dall’infanzia

Allo stesso tempo il contrasto all’obesità, che secondo Francesco Barillà, presidente della Fondazione Il Cuore siamo Noi della SIC, dovrebbe cominciare fin dall’infanzia, “perché è un problema sanitario e sociale”. È necessaria “una politica finalizzata all’inserimento di ore obbligatorie di educazione alimentare, a partire dalle scuole primarie”.

Educare all’alimentazione è tra le priorità del Piano Strategico Nazionale per la Salute Cardiovascolare della Federazione Italiana di Cardiologia. Il documento è stato scritto in collaborazione con SIC e l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi (ANMCO).

Lo scopo di questo piano è “disincentivare i fattori di rischio modificabili legati a comportamenti e stili come alimentazione scorretta e sedentarietà”, come ha spiegato Ciro Indolfi, coordinatore del documento e professore straordinario di Cardiologia all’Università di Cosenza e past president SIC.

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