Animali domestici, nella Legge di Bilancio un emendamento per detrarre le polizze veterinarie

A partire dal 2026 le polizze sanitarie per gli animali domestici potrebbero essere detraibili.

Usiamo ancora il condizionale, perché si tratta di un emendamento alla Legge di Bilancio a prima firma Manfredi Potenti (Lega), sottoscritto dai colleghi di partito Elena Testor e Marco Dreosto, che al momento è ancora al vaglio del Parlamento.

Un cagnolino e la sua padrona
Animali domestici, nella Legge di Bilancio un emendamento per detrarre le polizze veterinarie – Notizie.com

Ma se il provvedimento passasse, dal prossimo gennaio il premio delle polizze sanitarie veterinarie per i nostri pet, potrebbero essere detratti ai fini Irpef del 19% su un importo complessivo annuo fino a 150 euro.

Si tratta di un’ottima notizia, considerando che sempre più italiani adottano cani e gatti. E secondo i dati a disposizione dell’Istituto di Vigilanza sulle assicurazioni, la domanda di polizze assicurative per animali domestici è in aumento, con premi che vanno dai 17 ai 100 euro e oltre, a seconda della copertura.

Polizze veterinarie detraibili: come funziona e di cosa si tratta

Come spiega l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), la detrazione sarebbe riconosciuta solo per la componente sanitaria della polizza, subordinata al pagamento tracciatile della spesa e non si sovrapporrebbe alle detrazioni Irpef riconosciute alle spese veterinarie direttamente sostenute dai proprietari di animali domestici.

L’agevolazione, come formulata nell’emendamento, è mirata a supportare specificamente la componente sanitaria della polizza del proprietario di animali di compagnia – spiega il presidente ANMVI Marco Melosi qualora il prodotto assicurativo contenga anche altre forme di copertura”.

Un cane e la sua padrona
Polizze veterinarie detraibili: come funziona e di cosa si tratta – Notizie.com

Ad esempio, la responsabilità civile. Ad oggi, la normativa fiscale non riconosce nessun tipo di beneficio fiscale ai premi versati per le polizze sanitarie veterinarie. “Ciò crea una disparità rispetto ad altre forme di copertura assicurativa e limita l’incentivo alla prevenzione veterinaria”. Se l’emendamento a firma Carroccio passasse in via definitiva, potrebbero esserci alcuni vantaggi:

  • Il supporto alla prevenzione veterinaria
  • Un contenimento della spesa per il proprietario
  • Meno persone rinuncerebbero a curare gli animali domestici e così si ridurrebbe anche il rischio abbandono
  • Aumento delle registrazioni anagrafiche e delle microchippature
  • Risposta concreta alla domanda di polizze veterinarie

Questo emendamento è frutto di una battaglia portata avanti nei mesi scorsi da Lav e ANMVI, che ad agosto hanno scritto una lettera congiunta al Mef e ai leader politici chiedendo di ridurre l’Iva sulle cure veterinarie, sugli alimenti per gli animali da compagnia, aumentare le detrazioni fiscali e incentivare la prevenzione. “Tali misure”, si leggeva nella lettera, “contribuirebbero a migliorare la qualità della vita degli animali e delle famiglie, nonché a rafforzare la prevenzione sanitaria”.

Gestione cookie