In queste ore si è abbattuto sulla Giamaica, e su tutta la regione caraibica, l’uragano Melissa. È un categoria 5, e secondo le autorità nessuna infrastruttura è in grado di resistere ad esso.
L’uragano Melissa si appresta a colpire la Giamaica con una tempesta catastrofica di categoria 5. La più forte a colpire l’isola da quando sono iniziate le rilevazioni 174 anni fa. Il governo ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per prepararsi, avvertendo di danni catastrofici. Le strade della capitale, Kingston, sono in gran parte vuote. 
“L’uragano Melissa rappresenta una seria minaccia per la Giamaica. Molte persone rischiano di essere sfollate dalle loro case e di aver urgente bisogno di riparo e soccorso. Stiamo lavorando per garantire che forniture e personale essenziali siano posizionati e pronti a intervenire. Il nostro obiettivo rimane salvare vite umane e sostenere i più vulnerabili con dignità e cura“.
A parlare è Natasha Greaves, responsabile ad interim dell’ufficio dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Giamaica. L’uragano sta già causando tempeste lungo la costa meridionale giamaicana. Si prevede che Melissa porterà venti catastrofici e tra i 350 e i 750 mm di pioggia nell’arco di due o tre giorni. Il rischio di inondazioni, frane e danni diffusi è estremamente elevato.
Greaves (Oim): “Arrivo a Kingston degli aiuti previsto per la fine di questa settimana”
“Stiamo inviando aiuti al nostro hub logistico caraibico di Barbados, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale (Wfp). – ha continuato Greaves – La spedizione, che include lampade solari, kit igienici, coperte, cuscini, materassi ad aria, tende da interno, kit di riparazione per ripari, corde, teloni e generatori, è stata classificata in base alle priorità individuate dal governo giamaicano. L’arrivo a Kingston è previsto per la fine di questa settimana”.
Secondo il primo ministro Andrew Holness non ci sarebbero in tutta la regione infrastrutture in grado di resistere ad un categoria 5. La tempesta ha appena toccato terra e sta tagliando diagonalmente l’isola. Poi si prevede che colpirà Cuba. È il quinto uragano più intenso del bacino atlantico mai registrato in termini di pressione, e il più forte uragano di questo tipo ad aver toccato terra dall’uragano Dorian nel 2019. 
“L’Oim – ci ha spiegato Natasha Greaves – si avvarrà delle partnership con Dhl per le operazioni doganali e logistiche e con Microsoft per le immagini satellitari, al fine di mappare i danni e supportare l’analisi dei dati nei giorni e nelle settimane successivi alla tempesta. L’Organizzazione accoglie inoltre con favore ulteriori partnership e donazioni per assistere le persone sfollate a causa dell’uragano Melissa”.
È prevista un’onda di tempesta pericolosa per la vita fino a 4 metri nella Giamaica meridionale, e le autorità sono preoccupate per l’impatto su alcuni ospedali lungo la costa. La tempesta è già stata ritenuta responsabile di sette morti nei Caraibi, tra cui tre in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana. Questa mattina, quando Melissa si trovava ancora a circa 80 chilometri da Negril, in Giamaica, e a circa 420 chilometri a sud-ovest di Guantanamo, a Cuba, i venti erano di circa 280 chilometri orari.
“Le lezioni apprese e le relazioni costruite durante la risposta all’uragano Bery, così come in precedenti emergenze nei Caraibi, hanno rafforzato la capacità dell’Oim di agire come partner affidabile per un’azione coordinata. – ha dichiarato la responsabile – La risposta dell’Oim sarà pienamente integrata nei sistemi nazionali della Giamaica, con l’Organizzazione che fornirà supporto tecnico, logistico e di coordinamento”.





