È scattata Neptune VII, una maxi operazione ad ampio raggio, coordinata dall’Interpol, per il contrasto al terrorismo. Ecco il bilancio delle attività sino a questo momento.
Confini aerei, marittimi e terresti. Oltre 300 soggetti, di cui più di 50 legati al terrorismo internazionale sono stati identificati in seguito a controlli di frontiera in oltre 70 località in Europa, Medio Oriente e nord Africa.
La maxi operazione, denominata Neptune VII, è stata coordinata nei giorni scorsi dall’Interpol, ed ha visto la partecipazione di numerosi Paesi europei tra cui Italia, Francia, Grecia, Spagna, Libia e Libano. Nel blitz hanno avuto un ruolo anche l’Europol, Frontex e l’Omd, l’Organizzazione mondiale delle dogane. L’obiettivo era rafforzare la sicurezza lungo le rotte marittime attraverso il mar Mediterraneo, negli aeroporti e nelle frontiere terrestri della regione.
L’operazione è durata circa due settimane in ciascun Paese e ha registrato un aumento significativo sia del numero di controlli nelle banche dati Interpol sia degli arresti. In manette è finito anche il russo Igor Grechushkin. Si tratta del proprietario della nave cargo che trasportava il nitrato di ammonio che ha causato l’esplosione di Beirut del 2020. La deflagrazione ha ucciso oltre 218 persone e ferito oltre 6mila.
Igor Grechushkin è stato fermato all’aeroporto di Sofia, in Bulgaria, sulla base di un avviso di arresto emesso dal Libano. Qui deve rispondere di molteplici accuse, tra cui terrorismo. Il procedimento di estradizione è in corso. Era sua la nave cargo Rhosus che trasportava circa 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Cittadino russo e cipriota, dovrà rendere conto alle autorità libanesi per il disastro del porto di Beirut, dov’era stato abbandonato il pericoloso carico di nitrato di ammonio.
Altri 23 arresti sono stati collegati alle cosiddette Red Notice dell’Interpol per reati di droga e coinvolgimento in organizzazioni criminali. Nel porto spagnolo di Algeciras due individui sono stati fermati per terrorismo e traffici di droga. Neptune VII ha inoltre fornito alle forze dell’ordine informazioni significative per tracciare i movimenti dei combattenti terroristi stranieri. In questo caso sono state attivate le cosiddette Blue Notice, ovvero richieste di informazioni aggiuntive sull’identità, la posizione o le attività di una persona.
“I gruppi terroristici mirano a incutere timore. A mettere a repentaglio la sicurezza di intere regioni, spesso traendo profitto dalla criminalità organizzata per finanziare le proprie attività. – ha detto il segretario generale dell’Interpol Valdecy Urquiza – Questa operazione dimostra la forza della cooperazione tra le forze dell’ordine nel contrastare tali minacce. Continuiamo a impegnarci a proteggere la sicurezza globale. Fornendo ai nostri paesi membri le informazioni, gli strumenti e il supporto di cui hanno bisogno per identificare e assicurare alla giustizia i terroristi”.
Neptune VII ha portato anche a sequestri significativi legati sia ad attività terroristiche sia ad altri reati gravi. I controlli incrociati sui documenti di viaggio rubati e smarriti hanno portato a 130 risultati, tra cui un gran numero di documenti rubati in bianco. Precedentemente erano stati segnalati come sequestrati da gruppi terroristici operanti in Medio Oriente. Altri sequestri hanno riguardato da 220 kg di marijuana a 20 kg di lingotti d’argento, 130mila dollari in contanti e numerosi veicoli di lusso rubati. Lingotti e contanti, secondo le autorità, erano utilizzati per finanziare attività criminali e terroristiche.