Dalla stretta sul Codice della Strada alle clausole di esclusione e di rivalsa: quando la compagnia non indennizza e il conto ricade interamente su conducenti e passeggeri.
Un sinistro in scooter o in auto può trasformarsi in un salasso anche per chi è in regola con la polizza. La stretta sul Codice della Strada scattata tra fine 2024 e inizio 2025 ha irrigidito sanzioni e controlli, e il mercato assicurativo si è adeguato con criteri più severi per riconoscere i risarcimenti. Il risultato? In un numero crescente di casi, le compagnie non versano un euro di indennizzo su alcune garanzie, e in presenza di violazioni gravi attivano la rivalsa, presentando il conto all’assicurato dopo aver risarcito i terzi danneggiati.
L’irrigidimento delle sanzioni amministrative e penali introdotto a dicembre 2024 rende la copertura sempre più legata al rispetto puntuale delle norme. Le infrazioni considerate “qualificate” (guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, rifiuto di sottoporsi ai test, fuga dopo l’incidente, guida senza patente valida) fanno scattare clausole di esclusione o di rivalsa previste dai contratti standard. Ma c’è anche un altro aspetto che spesso non viene considerato e che fa saltare l’indennizzo.
Assicurazione auto: le clausole che ti lasciano senza un euro dopo un incidente
Le maggiori verifiche documentali crescono i controlli su revisione, uso conforme del veicolo, numero di passeggeri, pneumatici e dispositivi di sicurezza attivi. L’irregolarità può bastare a far saltare le coperture non obbligatorie o a ridurre drasticamente i risarcimenti. Il giro di vite arriva mentre i premi assicurativi sono in crescita. Molti automobilisti si attendevano un servizio più rapido e una protezione più ampia; invece proliferano i casi in cui la compagnia oppone clausole di esclusione “a lista chiusa”. In particolare, gli indennizzi Kasko e per infortuni del conducente sono oggi i più esposti a essere negati se l’incidente è avvenuto in violazione di norme essenziali. Per i danni causati a terzi, l’RC Auto continua a pagare, ma la rivalsa può trasformarsi in un pesantissimo esborso personale. Ecco i casi in cui non sono previste coperture Kasko:
Ebbrezza o sostanze: molte polizze escludono completamente Kasko e infortuni conducente e prevedono rivalsa sull’RC.
Documenti e requisiti: patente scaduta o sospesa, veicolo senza revisione o con modifiche non omologate possono comportare dinieghi o riduzioni drastiche.
Sicurezza disattesa: mancato uso di cintura o casco può ridurre o azzerare gli indennizzi al trasportato; sul conducente l’esclusione è frequente nelle garanzie accessorie.
Uso improprio: impiego del veicolo per gare, trasporto passeggeri oltre i limiti o uso professionale non dichiarato sono tra le cause tipiche di esclusione.
Omessa collaborazione: fuga, omissione di soccorso o rifiuto di test sono tra i casi che attivano le clausole più pesanti.
Il fronte più insidioso riguarda i veicoli immatricolati fuori dall’Unione Europea guidati da residenti UE senza adeguata regolarizzazione doganale e fiscale. A Costanza, al valico Paradiesertor, nei primi giorni di settembre 2025 le autorità di Singen hanno fermato un 60enne residente in Lussemburgo alla guida di una Ferrari Roma con targa svizzera: mancava la regolarizzazione all’ingresso nell’Unione.
La sanzione è stata di 60.000 euro, cui si sono aggiunti 64.000 euro di imposte di importazione, per un totale oltre 100.000 euro. Non è un caso isolato: nei primi sei mesi del 2025 le dogane di Singen hanno intercettato 26 veicoli con targhe extra-UE guidati da residenti comunitari, recuperando più di 71.500 euro di imposte su mezzi dal valore complessivo superiore a 230.000 euro.
Per chi risiede stabilmente nell’UE, circolare con un’auto immatricolata in un Paese terzo senza adempimenti doganali comporta non solo multe salate e pagamento retroattivo di dazi e IVA, ma anche un serio rischio assicurativo: la compagnia può contestare la validità della copertura in base alle condizioni contrattuali e alla normativa sulla corretta immatricolazione e sull’uso del veicolo. Nei casi più gravi si apre il capitolo penale per frode fiscale, con possibile confisca del mezzo.
Ecco cosa fare e sapere prima di sottoscrivere un’assicurazione:
Leggere (davvero) il contratto: verificare le clausole di esclusione e di rivalsa su ebbrezza, patente, revisione, dispositivi di sicurezza, uso del veicolo.
Aggiornare le garanzie: Kasko, infortuni conducente e tutela legale sono cruciali, ma vanno calibrate sul proprio profilo di rischio e sul tipo di auto o moto.
Mettere in regola il mezzo: revisione, pneumatici idonei, dispositivi attivi, dotazioni a norma; le irregolarità aprono la porta alle eccezioni.
Occhio alle targhe estere: se si è residenti UE e si guida un’auto extra-UE, prima dell’ingresso occorre la regolarizzazione doganale e fiscale; informarsi anche su condizioni e validità della polizza fuori dal Paese d’immatricolazione.
Conservare prove e report: modulo CAI, foto, testimoni, referti; una documentazione accurata riduce le contestazioni e velocizza le perizie.
Il messaggio che arriva dalla stretta normativa e dalla reazione del mercato assicurativo è netto: la copertura non è più un paracadute “a prescindere”, ma un patto condizionato a condotte e requisiti. Basta una violazione qualificata per ritrovarsi senza indennizzo o, peggio, con la rivalsa alle porte. In strada, la prudenza resta l’unica polizza su cui non si può tagliare.