Da Gaza all’Italia, il destino della Flotilla e lo sciopero generale. L’esperto Start Insight: “I movimenti mescolano richieste legittime a rivendicazioni pericolose”

Dal mare alle piazze, da Gaza a Manchester. Tutto è legato a doppio filo tra l’Europa ed il Medio Oriente. L’Italia si sta preparando allo sciopero generale di oggi 3 ottobre 2025 dopo l’abbordaggio da parte di Israele delle imbarcazioni della Global sumud flotilla.

I 46 italiani della missione umanitaria si trovano attualmente in carcere, in attesa del completamento delle procedure di espulsione. Il Ministero degli Esteri sta seguendo passo dopo passo tutto ciò che accade nella struttura di Ketziot, dove si trovano tutti i 450 volontari che si trovavano sulle 41 barche della Flotilla fermate da Israele a circa 70 miglia nautiche da Gaza.

Manifestazione pro Flotilla in Italia
Da Gaza all’Italia, il destino della Flotilla e lo sciopero generale. L’esperto Ispi: “I movimenti mescolano richieste legittime a rivendicazioni pericolose” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ovviamente, tutto è stato pianificato. Un’iniziativa di questo tipo non solo ha avuto il tempo per essere progettata e organizzata nella maniera migliore possibile. Questo è il primo aspetto: la pianificazione dettagliata. Il secondo aspetto: che tipo di operazione è stata? È stata un’operazione cosiddetta soft kinetic, cioè con uso della forza, ma soft, di basso livello, con tentativi di disturbo, dissuasione, per poi arrivare, una volta superato il limite del blocco navale, a un abbordaggio e a uno stop della navigazione”.

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Claudio Bertolotti, ricercatore di Start Insight. “Nel 2010 – ha continuato Bertolotti – Israele intervenne in una situazione analoga, ma ci furono vittime. In quel frangente, l’opinione pubblica globale e gli Stati condannarono l’azione di Israele. L’operazione ha avuto un impatto fortissimo specie in Italia sui media, con manifestazioni e blocchi. In Europa si è parlato meno del tema, in un rapporto probabilmente di dieci a uno”.

Flotilla bloccata, la reazione delle piazze in Italia: tensione altissima

Il riferimento è a quanto accadde nella notte tra il 30 ed il 31 maggio 2010, quando la Marina israeliana intercettò sei navi che tentavano di raggiungere la Striscia di Gaza per violare il blocco navale. Anche in quel caso l’intervento avvenne in acque internazionali. La situazione degenerò a bordo della nave turca Mavi Marmara. Si registrò una resistenza violenta e si verificarono scontri che provocarono 10 vittime tra i civili attivisti.

Gli eventi in mare a sostegno della popolazione assediata di Gaza già ieri hanno provocato in Italia la reazione delle piazze. A Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Trieste, Torino, Milano, Venezia, Genova, Cagliari e Bari si sono tenute manifestazioni spontanee durante le quali si sono registrati anche scontri con le forze dell’ordine. Per oggi i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale che porterà a nuovi cortei, e al blocco di fabbriche, scuole, uffici e trasporti. La tensione nel nostro Paese è altissima.

Manifestazione pro Palestina in Italia
Flotilla bloccata, la reazione delle piazze in Italia: tensione altissima (ANSA FOTO) – Notizie.com

È diventato un caso praticamente italiano, e in parte anche spagnolo. – ha sottolineato l’esperto Start Insight – Movimenti antagonisti hanno sposato la causa palestinese. Ma al contempo condiviso anche alcune istanze di Hamas. La pericolosità di questi movimenti è che mescolano richieste legittime con ambizioni e rivendicazioni che invece sono associate a un gruppo terroristico. È molto pericoloso. L’uso della violenza che se ne fa è calcolato, razionale, strategicamente funzionale alla diffusione del messaggio: polarizzazione Occidente-mondo arabo o musulmano più in generale, trasformando la retorica antisionista in manifestazioni antisemite“.

Ieri, giorno dello Yom Kippur, la festa più sacra del calendario ebraico, si è verificato un attacco terroristico in una sinagoga di Manchester. Il bilancio è di due morti e quattro feriti gravi. Jihad Al-Shamie, 35 anni, cittadino britannico di origini siriane si è lanciato sulla sinagoga alla guida della sua auto, poi è sceso ed armato di coltello ha attaccato i fedeli. Poco dopo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalle forze dell’ordine.

Bertolotti (Start Insight) in esclusiva per Notizie.com: “Nel breve periodo non cambierà nulla. Serve una visione di lungo periodo”

Oggi l’antisionismo di fatto è associato all’antisemitismo, come dimostra anche l’attacco di Manchester: l’ennesimo obiettivo ebreo, in questo caso religioso, viene legato alla politica, alla conseguenza di una scelta politica di Israele come Stato”, ha dichiarato Claudio Bertolotti. Ma oltre al forte impatto sull’opinione pubblica, quali conseguenze concrete della missione potrebbero emergere sul piano geopolitico, nei rapporti di Israele con altri Paesi, con l’Italia?

Siamo onesti: nessuno. – ci ha spiegato il ricercatore – So che vado controcorrente, ma nel breve periodo non cambierà nulla. Serve una visione di lungo periodo, che solo gli analisti possono avere. Non c’è nessuno che abbia chiesto seriamente, per esempio, il riconoscimento della Palestina, che abbia preso misure concrete finanziarie, blocchi navali, o imposizioni significative. È una situazione complessa”.

Manifestazione pro Flotilla a Roma
Bertolotti (Ispi) in esclusiva per Notizie.com: “Nel breve periodo non cambierà nulla. Serve una visione di lungo periodo” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sul tavolo c’è una proposta di tregua tra Israele e Hamas dopo quasi due anni di conflitto elaborata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Tel Aviv ha accettato. Si attende ora la risposta definitiva da parte del gruppo palestinese, che detiene ancora decine di ostaggi rapiti nel corso delle stragi del 7 ottobre 2023, quando tutto è cominciato.

Ci sono elementi che incidono sulla sopravvivenza degli attori coinvolti. – ha affermato Bertolotti – Tutto dipende da cosa farà il Qatar, che finora ha sostenuto il gruppo. Se il Qatar decidesse di non sostenerlo più, Hamas perderebbe capacità d’azione, restando attivo solo per breve tempo. Le opzioni sembrano oggi più favorevoli che mesi fa proprio per il ruolo di Doha”.

“L’Italia ha operato con coerenza, proteggendo i propri cittadini”

Ieri in Parlamento il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte nel suo intervento ha pronunciato diverse volte la parola “genocidio” in risposta alle comunicazioni del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il titolare della Farnesina aveva fatto il punto della situazione sulla Global sumud flotilla, rimarcando il ruolo dell’Italia nello schema del Medio Oriente. Il nostro Paese ha consegnato a Gaza tonnellate di aiuti, portato in Italia feriti bisognosi di cure. Pur contrario al tentativo di forzare il blocco navale, il governo ha disposto l’invio di una fregata a supporto della Flotilla.

Credo che l’Italia abbia fatto più di quanto avrebbe dovuto. – ha concluso il ricercatore – Ha messo in campo una presenza militare navale per proteggere i cittadini italiani che potenzialmente erano a rischio. L’Italia ha operato con coerenza, ha protetto i propri cittadini e ha dimostrato che, anche senza escalation, è possibile gestire tutto con fermezza e responsabilità“.

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