Martedì 30 settembre 2025 è il Pss day, ovvero il giorno in cui in Italia entra in vigore il Profilo sanitario sintetico. Ecco di cosa si tratta e le prime polemiche.
Oggi, martedì 30 settembre 2025, è pronto a partire il Profilo sanitario sintetico (Pss). Si tratta di una cartella clinica sintetica, digitale e uguale per tutti che di fatto è la base del Fasccolo sanitario elettronico (Fse).
Non tutti, però, sono d’accordo con il nuovo provvedimento. L’Ordine dei medici di Milano ha parlato del rischio di caos e nuove discriminazioni. Il Sistema sanitario si troverebbe insomma davanti a sfide che molti giudicano insormontabili. Tra di esse reti informatiche fragili, archivi da proteggere da possibili violazioni, oneri burocratici per medici già sovraccarichi e dilemmi etici sull’inclusione di dati sensibili come dipendenze o disturbi psichici.
Ma cos’è il Pss e da cosa sarà composto? Parliamo di un documento digitale redatto dai medici di medicina generale o dai pediatri che, come già accennato, è parte integrante del Fascicolo sanitario elettronico. È una sorta di fotografia dello stato di salute di una persona. Sarà particolarmente utile in situazioni di emergenza, quando cioè serve accedere in fretta alle informazioni cliniche. È stato introdotto attraverso un decreto dal Ministero della Salute il 27 giugno scorso.
Cosa contiene il Profilo sanitario sintetico degli italiani
Il Profilo sanitario sintetico contiene i dati anagrafici del paziente, le informazioni del medico curante, le patologie croniche, le allergie, le reazioni avverse a farmaci e alimenti, ma non solo. Al suo interno si troveranno anche le terapie farmacologiche croniche (come i trattamenti insulinici), i trapianti, le malformazioni o le disabilità. In un secondo momento sarà poi disponibile un’anamnesi familiare e parametri come vaccinazioni, esenzioni, ricoveri precedenti e visite specialistiche.
I Pss degli italiani dovrebbero essere pronti oggi, 30 settembre appunto. Sarà la svolta tanto attesa? Nemmeno per sogno, sostiene (non da solo) l’Ordine dei Medici di Milano. A destare allarme è che già l’attuale sistema è disfunzionale e ingestibile. Al rischio di vedere compromessa la quotidianità dei servizi tra medici e cittadini si somma quello che potrebbe nascere in caso di emergenze.
“Il Profilo sanitario sintetico potrà apportare migliorie nell’assistenza dei cittadini italiani, ma presenta numerose e pesanti criticità connesse con la cybersicurezza, con la privacy, con problemi di natura etica e medico-legale. – ha spiegato il presidente dell’Omceomi Roberto Carlo Rossi – Sarà uno strumento a cui approcciarsi con grande cautela da parte dei colleghi che si troveranno a compilarlo”.
Secondo l’Ordine, insomma, nessuno ha mai pensato di costruire una rete informativa tra i vari attori del sistema (scuole, medicina del lavoro, servizi di igiene ed epidemiologia pubblica, ospedali e medici convenzionati del territorio) che possa davvero funzionare.
“Tutti sanno che, con una rete inesistente – ha concluso il presidente – e con un sistema informatico che fa acqua da tutte le parti, l’applicazione del nuovo decreto sul Pss sarà ardua, se non impossibile. Ma, evidentemente, per rispettare i termini del Pnrr e aspirare a percepirne i relativi finanziamenti, tutti devono far finta che entro la fine di settembre questo sistema possa ragionevolmente andare a regime. Tutti, tranne chi con questo sistema deve lavorare e garantire la salute dei cittadini. Faremo sentire la nostra voce”.